Commercio quantitativo - pagina 12

 

16. Gestione del portafoglio



16. Gestione del portafoglio

Il video "Portfolio Management" approfondisce una vasta gamma di argomenti relativi alla gestione del portafoglio, fornendo una comprensione completa dell'argomento. L'istruttore adotta un approccio pratico, collegando la teoria con le applicazioni della vita reale e le esperienze personali nel settore degli acquisti. Immergiamoci nelle diverse sezioni trattate nel video:

  • Costruzione intuitiva di portafogli: l'istruttore avvia la classe incoraggiando gli studenti a costruire in modo intuitivo portafogli su una pagina vuota. Scomponendo gli investimenti in percentuali, dimostrano come l'asset allocation svolga un ruolo cruciale nella gestione del portafoglio. Gli studenti sono invitati a pensare all'allocazione dei loro investimenti e a come utilizzare i loro fondi fin dal primo giorno. Questo esercizio aiuta gli studenti a cogliere i fondamenti della costruzione del portafoglio e fornisce approfondimenti sui processi decisionali.

  • Teoria che si collega alla pratica: questa sezione evidenzia l'importanza dell'osservazione come primo passo verso l'apprendimento di qualcosa di utile. L'istruttore spiega che teorie e modelli sono costruiti sulla base della raccolta di dati e del riconoscimento di modelli. Tuttavia, nel campo dell'economia, i modelli ripetibili non sono sempre evidenti. Per convalidare le teorie, le osservazioni devono essere confermate o testate in vari scenari. Gli studenti sono incoraggiati a condividere le loro costruzioni di portfolio, promuovendo la partecipazione attiva e l'impegno.

  • Comprensione degli obiettivi di gestione del portafoglio: l'istruttore sottolinea l'importanza di comprendere gli obiettivi della gestione del portafoglio prima di affrontare come raggruppare diverse attività o esposizioni insieme. Presentano un grafico che illustra la spesa in funzione dell'età, sottolineando che i modelli di spesa di ognuno sono unici. Riconoscere la propria situazione è fondamentale per stabilire in modo efficace gli obiettivi di gestione del portafoglio.

  • Bilanciare spesa e guadagni: il relatore introduce il concetto di curva di spesa e guadagno, evidenziando la discrepanza tra i due. Per colmare il divario, sono necessari investimenti che generano flussi di cassa per bilanciare guadagni e spese. La sezione copre anche diversi scenari di pianificazione finanziaria, come la pianificazione della pensione, il rimborso del prestito studentesco, la gestione del fondo pensione e la gestione della dotazione universitaria. Vengono discusse le sfide dell'allocazione del capitale ai trader con strategie e parametri diversi, con il rischio comunemente misurato dalla varianza o dalla deviazione standard.

  • Rendimento e deviazione standard: questa sezione approfondisce la relazione tra rendimento e deviazione standard. Il relatore esplora i principi della moderna teoria del portafoglio, esemplificandoli attraverso casi speciali. Investimenti come contanti, lotterie, lancio di monete, titoli di stato, finanziamenti di venture capitalist e azioni sono posizionati su un grafico di rendimento rispetto alla deviazione standard, fornendo una comprensione più chiara dei concetti.

  • Scelte di investimento e frontiera efficiente: il relatore approfondisce diverse scelte di investimento e la loro collocazione su una mappa che illustra rendimenti e volatilità. Introducono il concetto di frontiera efficiente, che massimizza i rendimenti minimizzando la deviazione standard. La sezione si concentra su un caso speciale di un portafoglio a due attività, spiegando come calcolare la deviazione standard e la varianza. Questa panoramica consente agli spettatori di comprendere in che modo la teoria del portafoglio può informare le decisioni di investimento.

  • Vantaggi della diversificazione e parità di rischio: il relatore esamina gli scenari nella gestione del portafoglio, evidenziando i vantaggi della diversificazione. Discutono tre casi: volatilità zero e nessuna correlazione, volatilità disuguali e correlazione zero e perfetta correlazione positiva o negativa. La diversificazione è enfatizzata come strategia per ridurre efficacemente la deviazione standard in un portafoglio.

  • Allocazione del portafoglio con leva finanziaria: questa sezione introduce il concetto di leva finanziaria come mezzo per aumentare i rendimenti attesi oltre l'allocazione ponderata uguale. Sfruttando l'allocazione tra obbligazioni e azioni, gli investitori possono potenzialmente ottenere rendimenti attesi più elevati. Il relatore sottolinea l'importanza di bilanciare la leva finanziaria per ottimizzare rischio e rendimento.

  • Indice di Sharpe e formula di Kelly: il video approfondisce l'indice di Sharpe, noto anche come rendimento ponderato per il rischio o aggiustato per il rischio, e la formula di Kelly. Sebbene l'asset allocation svolga un ruolo fondamentale nella gestione del portafoglio, il video sottolinea che fare affidamento esclusivamente sulla frontiera efficiente non è sufficiente. La sezione fornisce un esempio di portafoglio 60-40 per dimostrare l'efficacia dell'asset allocation ma anche la sua potenziale volatilità.

  • Parità di rischio e ottimizzazione del portafoglio: il concetto di parità di rischio viene introdotto come alternativa alla tradizionale asset allocation 60-40 basata sul valore di mercato. La parità di rischio mira a ottenere la stessa ponderazione del rischio tra due attività piuttosto che l'esposizione di mercato, con conseguente deviazione standard inferiore e rischio ridotto. Il video sottolinea l'idea della diversificazione come fonte di un "pranzo gratis" e viene presentato un semplice esempio per illustrare come la parità di ponderazione di due attività possa portare a un risultato migliore. Il ribilanciamento è discusso anche come metodo per mantenere la ponderazione delle attività 50-50 desiderata in un approccio di parità di rischio.

  • Vantaggi della diversificazione e combinazioni di asset: l'istruttore discute il concetto di vantaggi della diversificazione e come la combinazione di asset in un portafoglio può ridurre la volatilità. Menzionano specificamente il mercato obbligazionario 60/40 e la parità di rischio come strategie che mirano a raggiungere un'uguale ponderazione del rischio in un portafoglio. Diversificando tra diverse asset class, gli investitori possono potenzialmente mitigare il rischio e migliorare la performance del portafoglio.

  • Il ruolo della leva finanziaria e dell'efficienza del portafoglio: il relatore sottolinea l'importanza della leva finanziaria nell'allocazione del portafoglio. Spiegano che l'aggiunta di leva finanziaria a un portafoglio può migliorare la frontiera efficiente, consentendo rendimenti più elevati. Tuttavia, è fondamentale gestire con attenzione la leva finanziaria per evitare rischi eccessivi e potenziali perdite. La sezione sottolinea il trade-off tra rischio e rendimento quando si utilizza la leva finanziaria nella gestione del portafoglio.

  • Ottimizzazione dei rendimenti aggiustati per il rischio: il concetto di indice di Sharpe, una misura del rendimento aggiustato per il rischio, viene discusso in relazione alla gestione del portafoglio. Il video spiega come massimizzare l'indice di Sharpe può portare a un portafoglio di parità di rischio e sottolinea che la modifica della leva finanziaria non influisce sull'inclinazione della linea sulla curva. Il relatore tocca anche la relazione tra il beta e la deviazione standard del portafoglio, con il beta che fluttua in base alla volatilità del mercato.

  • Gestione del portafoglio umana vs. robotica: l'oratore solleva la questione se un gestore di hedge fund umano sia necessario nell'era odierna, considerando i progressi della tecnologia e degli algoritmi. Menzionano la possibilità di programmare un robot per gestire efficacemente un portafoglio. Tuttavia, la risposta a questa domanda è lasciata per ulteriori esplorazioni e discussioni.

  • Conseguenze impreviste e rischi sistemici: il video dimostra come la sincronizzazione degli eventi può portare a conseguenze impreviste. Attraverso esempi come soldati che marciano su un ponte o metronomi che si sincronizzano senza cervello, l'oratore evidenzia i rischi che tutti attuino la stessa strategia ottimale, portando potenzialmente al collasso dell'intero sistema. La sezione sottolinea la necessità di osservazione continua, raccolta dati, costruzione di modelli e verifica per affrontare problemi complessi nella gestione del portafoglio.

  • Limitazioni e incertezza nella gestione del portafoglio: il video riconosce le sfide della previsione dei rendimenti, della volatilità e della correlazione nella gestione del portafoglio. I dati storici sono spesso usati per fare previsioni, ma il futuro rimane incerto. Il relatore discute i limiti della stima dei rendimenti e delle volatilità, sottolineando il dibattito in corso nel settore. Suggeriscono di esplorare il libro "Fortune's Formula" per ottenere informazioni sulla storia e sulle discussioni in corso sull'ottimizzazione del portafoglio.

In tutto il video, l'istruttore sottolinea l'interconnessione degli individui nel mercato e l'importanza di considerare questo aspetto durante l'ottimizzazione dei portafogli. Il relatore sottolinea anche il ruolo della teoria dei giochi e la complessità della finanza rispetto a ben definiti problemi di fisica. Sottolineano l'importanza dell'osservazione attiva, dei modelli basati sui dati e dell'adattamento per affrontare efficacemente le sfide nella gestione del portafoglio. Infine, il relatore riconosce il ruolo fondamentale del management al di là delle decisioni di investimento, in particolare in aree come le risorse umane e la gestione dei talenti.

  • L'importanza della gestione del rischio : la gestione del rischio è un aspetto cruciale della gestione del portafoglio che non può essere trascurato. Il video sottolinea la necessità di una strategia completa di gestione del rischio per proteggere gli investimenti e mitigare le potenziali perdite. Il relatore discute i vari approcci alla gestione del rischio, tra cui la diversificazione, la copertura e l'integrazione di strumenti di gestione del rischio come ordini stop-loss e trailing stop. Sottolineano l'importanza di monitorare e rivalutare continuamente l'esposizione al rischio per garantire che il portafoglio rimanga allineato con gli obiettivi e la tolleranza al rischio dell'investitore.

  • Fattori comportamentali nella gestione del portafoglio : il video approfondisce il ruolo dei fattori comportamentali nella gestione del portafoglio. Il relatore sottolinea l'impatto delle emozioni, dei pregiudizi e della mentalità del gregge degli investitori sulle decisioni di investimento. Discutono di come questi fattori possano portare a comportamenti irrazionali, inefficienze del mercato e formazione di bolle. Comprendere e gestire questi pregiudizi comportamentali è essenziale per una gestione di portafoglio di successo. L'oratore suggerisce di impiegare strategie come processi di investimento disciplinati, pensiero a lungo termine e mantenimento di un portafoglio diversificato per contrastare i pregiudizi comportamentali.

  • Asset allocation dinamica : il concetto di asset allocation dinamica viene introdotto come una strategia che regola le allocazioni di portafoglio in base alle mutevoli condizioni di mercato e alle prospettive economiche. Il relatore spiega che l'asset allocation dinamica mira a sfruttare le opportunità di mercato mitigando i rischi. Discutono dell'importanza di monitorare gli indicatori di mercato, i dati economici e i fattori geopolitici per prendere decisioni informate in merito all'asset allocation. Il video sottolinea la necessità di un approccio flessibile alla gestione del portafoglio che si adatti alle dinamiche di mercato in evoluzione.

  • Investimenti a lungo termine e pazienza : il video sottolinea i vantaggi degli investimenti a lungo termine e l'importanza della pazienza nel raggiungere gli obiettivi di investimento. Il relatore discute il potere di capitalizzare i rendimenti nel tempo e i vantaggi di rimanere investiti durante le fluttuazioni del mercato. Sottolineano le potenziali insidie del pensiero a breve termine e del processo decisionale reattivo. Il video incoraggia gli investitori ad adottare una prospettiva a lungo termine, mantenere un portafoglio ben diversificato e resistere all'impulso di prendere decisioni di investimento impulsive basate sulla volatilità del mercato a breve termine.

  • Apprendimento e adattamento continui : il campo della gestione del portafoglio è in continua evoluzione e il video sottolinea l'importanza dell'apprendimento e dell'adattamento continui. L'oratore incoraggia gli spettatori a rimanere aggiornati con le ultime ricerche, tendenze di mercato e progressi tecnologici nel settore degli investimenti. Sottolineano il valore dello sviluppo professionale, della partecipazione a seminari e del networking con colleghi per migliorare le conoscenze e le competenze nella gestione del portafoglio. Il video si conclude sottolineando che una gestione di portafoglio di successo richiede un impegno per la formazione continua e l'adattamento alle mutevoli dinamiche del mercato.

In sintesi, il video fornisce un'esplorazione completa di vari aspetti della gestione del portafoglio. Copre la costruzione intuitiva del portafoglio, la relazione tra rischio e rendimento, il concetto di parità di rischio, la frontiera efficiente, il ruolo della leva finanziaria e l'importanza della gestione del rischio. Approfondisce anche i fattori comportamentali, l'asset allocation dinamica, gli investimenti a lungo termine e la necessità di apprendimento e adattamento continui. Comprendendo questi principi e implementando solide strategie di gestione del portafoglio, gli investitori possono sforzarsi di raggiungere i propri obiettivi finanziari gestendo efficacemente il rischio.

  • 00:00:00 In questa sezione, l'istruttore discute l'applicazione della moderna teoria del portafoglio e condivide esperienze personali di utilizzo in diverse aree, concentrandosi sulla prospettiva buy-side. L'istruttore inizia la lezione chiedendo agli studenti di costruire intuitivamente un portfolio utilizzando una pagina vuota, spiegando il significato di un portfolio e fornendo esempi di come affrontarlo. L'obiettivo dell'esercizio è mostrare agli studenti come scomporre la percentuale dei loro investimenti, sia che si tratti di un piccolo importo o di un ampio portafoglio, e pensare a come utilizzare i soldi il primo giorno. L'istruttore raccoglierà poi le idee e le metterà alla lavagna, eventualmente ponendo domande agli studenti sulle loro scelte.

  • 00:05:00 In questa sezione, l'istruttore parla di come la teoria si collega alla pratica, spiegando che l'osservazione è il primo passo verso l'apprendimento di qualcosa di utile. Una volta completata la raccolta dei dati e il riconoscimento dei modelli, è possibile costruire teorie e modelli per spiegare il fenomeno. A differenza della fisica, i modelli ripetibili non sono sempre evidenti in economia. Dopo aver sviluppato una teoria, le osservazioni devono essere confermate o verificate per casi particolari per capire se il modello funziona o meno. L'istruttore chiede quindi alla classe di restituire le costruzioni del portfolio e dice che non ci saranno più diapositive per garantire che la classe stia al passo con lui.

  • 00:10:00 In questa sezione del video, il relatore presenta un elenco di vari asset in cui le persone hanno una forte convinzione, tra cui azioni a bassa capitalizzazione, obbligazioni, immobili, materie prime, strategie quantitative, strategie di selezione, modelli di valore profondo e Di più. Quindi pongono la domanda su come raggruppare questi asset o esposizioni e spiegano che prima di rispondere a questa domanda, è essenziale comprendere gli obiettivi della gestione del portafoglio. Presentano un grafico che traccia la spesa in funzione dell'età, evidenziando il fatto che il modello di spesa di ognuno è diverso e che conoscere la propria situazione è fondamentale per comprendere gli obiettivi di gestione del portafoglio.

  • 00:15:00 In questa sezione, il relatore spiega la curva della spesa e dei guadagni e come non sempre coincidono. Per compensare la differenza, è necessario disporre di un investimento che generi flussi di cassa per bilanciare guadagni e spese. Situazioni diverse richiedono una pianificazione finanziaria diversa, come andare in pensione a una certa età, estinguere i prestiti studenteschi in un anno o gestire un fondo pensione o una dotazione universitaria. Il relatore discute anche delle sfide dell'allocazione del capitale ai trader con strategie e parametri diversi e di come il rischio non sia ben definito ma sia tipicamente misurato dalla varianza o dalla deviazione standard.

  • 00:20:00 In questa sezione, il relatore discute la relazione tra rendimento e deviazione standard, con la consapevolezza che la deviazione standard non può diventare negativa mentre il rendimento può scendere sotto lo zero. Esaminano la moderna teoria del portafoglio di Harry Markowitz e forniscono casi speciali come esempi per aiutare a comprendere meglio i concetti. L'oratore fornisce anche esempi di dove determinati investimenti, come contanti, lotteria, lancio di monete, titoli di stato, finanziamenti di venture capitalist e acquisto di azioni, rientrerebbero nel grafico del rendimento rispetto alla deviazione standard.

  • 00:25:00 In questa sezione, il relatore discute diverse scelte di investimento e la loro posizione corrispondente su una mappa che mostra volatilità e rendimenti più alti e più bassi. Il relatore spiega come scegliere gli investimenti in base alla frontiera efficiente, che è una possibile combinazione di investimenti che massimizza i rendimenti e minimizza la deviazione standard. Il relatore riduce questo a un caso speciale di due asset e spiega come calcolare la deviazione standard e la varianza di quel portafoglio. Nel complesso, questa sezione fornisce una panoramica su come utilizzare la teoria del portafoglio per scegliere gli investimenti.

  • 00:30:00 In questa sezione, il relatore esamina vari scenari nella gestione del portafoglio. In primo luogo, quando sigma 1 è uguale a 0 e sigma 2 non è uguale a 0, e non c'è volatilità nel portafoglio, quindi non c'è correlazione. In secondo luogo, quando sigma 1 non è uguale a 0, ma sigma y è uguale a sigma 2 e sono incorrelati. In questo caso, la diversificazione può aiutare ad abbassare la deviazione standard del portafoglio. Infine, quando le attività sono perfettamente correlate, finiscono in un punto, e quando sono correlate negativamente, il portafoglio è al suo punto più basso. Il relatore sottolinea l'importanza della diversificazione nel ridurre la deviazione standard in un portafoglio.

  • 00:35:00 In questa sezione del video, il relatore parla di diversi casi nella gestione del portafoglio. Spiega che quando la liquidità viene aggiunta al portafoglio, diventa un'attività priva di rischio e può essere combinata con attività non in contanti per creare una frontiera più efficiente e rendimenti più elevati. Osserva inoltre che quando i pesi delle attività sono a entrambi gli estremi, i rendimenti sono gli stessi, ma quando i pesi sono bilanciati, la varianza può essere ridotta a zero. Infine, l'oratore discute la pendenza della retta e la sua relazione con la retta del mercato dei capitali e la frontiera efficiente.

  • 00:40:00 In questa sezione, il relatore discute il concetto di frontiera efficiente per la gestione del portafoglio, concentrandosi su esempi di due e tre asset. Spiega che per due asset con una correlazione negativa di uno, la varianza può essere minimizzata a zero con una funzione quadratica. Per tre attività con uguale volatilità e correlazione zero, la varianza della frontiera efficiente può essere minimizzata a 1 sopra la radice quadrata di tre volte sigma 1. Il relatore sottolinea che l'esempio di due attività è significativo in pratica per confrontare combinazioni, come il popolare benchmark 60-40 di azioni e obbligazioni, e porta alla discussione del beta e dell'indice di Sharpe.

  • 00:45:00 In questa sezione vengono discussi il concetto di indice di Sharpe, noto anche come rendimento ponderato per il rischio o aggiustato per il rischio, e la formula di Kelly. Viene spiegato che mentre l'allocazione degli asset è fondamentale nella gestione del portafoglio, il semplice utilizzo della frontiera efficiente per determinare i pesi degli asset e le strategie da scegliere non è sufficiente. L'esempio del portafoglio 60-40 viene fornito per mostrare come l'asset allocation possa essere efficace ma anche volatile, come dimostrato dalla bolla tecnologica del 2000 e dalla crisi finanziaria del 2008.

  • 00:50:00 In questa sezione viene introdotto il concetto di parità di rischio come alternativa alla tradizionale allocazione 60-40 degli asset basata sul valore di mercato. La parità di rischio comporta un'uguale ponderazione del rischio tra due attività, in contrasto con l'esposizione di mercato, al fine di ottenere una deviazione standard e un rischio inferiori. Viene discussa anche l'idea di diversificazione come fonte di un "pranzo gratis", con un semplice esempio fornito per dimostrare come un uguale peso di due attività possa portare a un risultato migliore. Il concetto di ribilanciamento viene introdotto come un modo per mantenere la ponderazione 50-50 delle attività nell'approccio della parità di rischio.

  • 00:55:00 In questa sezione, l'istruttore discute il concetto di vantaggi della diversificazione e come può essere raggiunto combinando le attività in un portafoglio per ridurre la volatilità. Parla del mercato obbligazionario 60/40 e della parità di rischio, che mira a raggiungere un'uguale ponderazione del rischio in un portafoglio. Il concetto di leva finanziaria viene introdotto quando si discute su come andare oltre l'allocazione di uguale peso e creare più rischio. L'istruttore propone di sfruttare l'allocazione 25/75 da obbligazioni a azioni per ottenere rendimenti attesi più elevati.

  • 01:00:00 In questa sezione, il relatore discute la relazione tra leva finanziaria, deviazione standard e indice di Sharpe in un portafoglio a parità di rischio. Spiegano che massimizzando l'indice di Sharpe, si può ottenere un portafoglio di parità di rischio e che la modifica della leva finanziaria non influisce sull'inclinazione della linea sulla curva. Toccano anche la relazione tra beta e deviazione standard del portafoglio, con beta crescente o decrescente a seconda della volatilità del mercato. Infine, il relatore pone la domanda sul perché qualcuno abbia bisogno di un gestore di hedge fund quando si può programmare un robot per gestire un portafoglio, ma lascia la risposta a questa domanda per dopo.

  • 01:05:00 In questa sezione, il video dimostra come la sincronizzazione degli eventi può creare conseguenze impreviste. L'esempio dei soldati che marciano su un ponte illustra come la forza delle persone che si muovono in sincronia può creare uno squilibrio che fa crollare le cose. Lo stesso fenomeno si applica ai portafogli quando tutti attuano la stessa strategia ottimale, creando un sistema che rischia di crollare. Il video mostra un altro esempio usando metronomi che si sincronizzano senza avere cervello. Questo fenomeno è spiegato in un libro e la dimostrazione crea un impatto significativo.

  • 01:10:00 In questa sezione, il relatore discute il concetto di massimizzare i risultati prendendo in considerazione che tutti gli individui nel mercato sono interconnessi. Sottolineano che trovare un modo stazionario e migliore per ottimizzare il proprio portafoglio può portare tutti a capire la stessa cosa e alla fine portare a perdite. L'oratore menziona anche che il campo della finanza, in particolare la finanza quantitativa, non è prevedibile e non è un processo meccanico come la risoluzione di problemi di fisica. L'idea di osservare, raccogliere dati, costruire modelli, verificare e osservare di nuovo è cruciale per affrontare i problemi. Il relatore spiega che la teoria dei giochi gioca un ruolo significativo nella situazione del mercato, ma è più complessa di un insieme ben definito di regole. Infine, viene discusso il concetto di portafogli a parità di rischio, sottolineando che il successo del portafoglio può dipendere dalla capacità di determinare con precisione quale attività ha una bassa volatilità.

  • 01:15:00 In questa sezione, il relatore discute un approccio di parità di rischio alla gestione del portafoglio, in cui le obbligazioni sono sovraponderate a causa della loro minore volatilità. Tuttavia, il portafoglio può ancora registrare performance scadenti se le obbligazioni subiscono una svendita, come si è visto dopo che Bernanke ha annunciato il tapering del quantitative easing. Ciò solleva la questione se l'approccio basato sulla parità di rischio sia efficace o meno. Il relatore osserva che i dati storici vengono utilizzati per prevedere volatilità, rendimento e correlazione, ma il futuro è sempre incerto. Inoltre, gli investitori in carriera tendono a confrontare e seguire il gregge, il che ostacola la scoperta di nuove classi di attività o l'invenzione di nuove strategie. Infine, mentre i computer stanno battendo gli umani in molti modi, non è chiaro se potranno mai sostituire completamente i gestori degli investimenti umani. Il relatore osserva inoltre che il management ha un ruolo chiave nella gestione delle risorse umane e dei talenti, non solo concentrandosi sugli investimenti.

  • 01:20:00 In questa sezione, l'oratore parla del rischio e di come non sia meglio misurato solo dalla volatilità o dalla deviazione standard. Spiega che mentre il rischio può essere osservato attraverso molte lenti, concentrarsi solo sul rendimento atteso è l'unica risposta alla teoria della gestione del portafoglio. Tuttavia, l'oratore non è d'accordo, affermando che è importante distinguere tra due manager con lo stesso rendimento atteso e che è qui che si trova il dibattito. La sezione termina con una discussione sui limiti della stima dei rendimenti e delle volatilità.

  • 01:25:00 In questa sezione, i relatori discutono della difficoltà di prevedere rendimenti, volatilità e correlazione nella gestione del portafoglio. Suggeriscono che il portafoglio di parità di rischio si concentra sull'equalizzazione del rischio piuttosto che sui rendimenti e potrebbe essere una strategia migliore. Inoltre, menzionano il criterio di Kelly, che si occupa delle questioni degli investimenti multiperiodali e delle scommesse ottimali con il proprio bankroll. Raccomandano di esaminare il libro "Fortune's Formula" per saperne di più sulla storia e sul dibattito sull'ottimizzazione del portafoglio.
16. Portfolio Management
16. Portfolio Management
  • 2015.01.06
  • www.youtube.com
MIT 18.S096 Topics in Mathematics with Applications in Finance, Fall 2013View the complete course: http://ocw.mit.edu/18-S096F13Instructor: Jake XiaThis lect...
 

17. Processi stocastici II



17. Processi stocastici II

In questa sezione della serie di video viene introdotto il concetto di moto browniano come soluzione alla difficoltà di gestire la densità di probabilità di un cammino in un processo stocastico, in particolare nel caso di una variabile continua. Il moto browniano è una distribuzione di probabilità sull'insieme delle funzioni continue dai reali positivi ai reali. Ha proprietà che lo rendono un modello ragionevole per vari fenomeni, come l'osservazione del movimento del polline nell'acqua o la previsione del comportamento dei prezzi delle azioni.

Inoltre, il video introduce il concetto di calcolo di Ito, che è un'estensione del calcolo classico all'impostazione dei processi stocastici. Il calcolo tradizionale non funziona con il moto browniano e il calcolo di Ito fornisce una soluzione per modellare la differenza percentile nei prezzi delle azioni. Il lemma di Ito, derivato dall'espansione di Taylor, è uno strumento fondamentale nel calcolo stocastico che permette di calcolare la differenza di una funzione su un piccolo incremento di tempo usando il moto browniano. Arricchisce la teoria del calcolo e consente l'analisi dei processi che coinvolgono il moto browniano.

Il video discute anche le proprietà del moto browniano, come il fatto che non è differenziabile da nessuna parte e attraversa l'asse t infinitamente spesso. Nonostante queste caratteristiche, il moto browniano ha implicazioni nella vita reale e può essere utilizzato come modello fisico per quantità come i prezzi delle azioni. Il limite di una semplice passeggiata aleatoria è un moto browniano e questa osservazione aiuta a comprenderne il comportamento.

Inoltre, il video esplora la distribuzione di una somma di variabili casuali e la sua aspettativa nel contesto del moto browniano. Discute la convergenza della somma delle variabili normali e la applica ai moti browniani.

In sintesi, questa sezione della serie di video introduce il moto browniano come soluzione per gestire la densità di probabilità di un percorso in un processo stocastico. Spiega le proprietà del moto browniano, la sua applicazione nella modellazione dei prezzi delle azioni e dei derivati finanziari e la necessità che il calcolo di Ito funzioni con esso. Comprendere questi concetti è essenziale per analizzare i processi stocastici a tempo continuo e le loro applicazioni in vari campi.

  • 00:00:00 In questa sezione, il professore introduce l'argomento dei processi stocastici continui e ricorda agli studenti di rivedere concetti come martingale e catene di Markov, che saranno utilizzati nelle prossime lezioni. Spiega anche che, a differenza dei processi a tempo discreto, la variabile temporale sottostante è continua nei processi a tempo continuo. Ciò porta alla difficoltà di descrivere la distribuzione di probabilità senza utilizzare metodi indiretti, in quanto richiederebbe un numero infinito di intervalli per descrivere il processo temporale continuo.

  • 00:05:00 In questa sezione del video, il relatore discute la difficoltà di gestire la densità di probabilità di un percorso in un processo stocastico, in particolare nel caso di una variabile continua. Introducono il concetto di moto browniano come soluzione a questo problema, che è una distribuzione di probabilità sull'insieme delle funzioni continue dai reali positivi ai reali. Questa distribuzione garantisce che il processo inizi sempre da 0, abbia incrementi stazionari con una distribuzione normale e incrementi indipendenti tra intervalli non sovrapposti. Sebbene questa distribuzione sia molto complicata, è necessario descrivere la probabilità che il percorso si verifichi quando si ha a che fare con una variabile temporale continua.

  • 00:10:00 In questa sezione, il professore discute la distribuzione di probabilità di un moto browniano e come soddisfa determinate condizioni che ne rendono molto difficile la dimostrazione. Lo spazio di tutti i percorsi possibili lo rende uno spazio di probabilità complicato. Il professore spiega quindi come il moto browniano sia il limite di semplici passeggiate aleatorie e discute i suoi altri nomi come il processo di Wiener. Conclude affermando che le prossime lezioni riveleranno l'importanza di studiare i processi stocastici a tempo continuo.

  • 00:15:00 In questa sezione, viene discusso il concetto di prendere il limite in relazione al moto browniano e come può essere utilizzato per modellare i prezzi delle azioni. Facendo una semplice passeggiata casuale, scalandola dal tempo 0 al tempo 1 ed estendendo linearmente i valori intermedi, la distribuzione risultante è un moto browniano. Questo processo non è nuovo; è il limite di questi oggetti che già conosciamo. Questa osservazione ha implicazioni quando si utilizza il moto browniano come modello fisico per una certa quantità, come i prezzi delle azioni. Il moto browniano fu scoperto dal botanico Brown nel 1800 osservando una particella di polline nell'acqua, portando alla realizzazione che esiste un movimento nervoso continuo, noto oggi come moto browniano.

  • 00:20:00 In questa sezione, il relatore discute il concetto di moto browniano e perché è un modello ragionevole per alcuni fenomeni come l'osservazione del movimento del polline nell'acqua o la previsione del comportamento dei prezzi delle azioni. Brown scoprì che il moto del polline nell'acqua è un moto browniano a sinistra ea destra, ma Einstein fu il primo a spiegarlo in modo rigoroso ea fornire approfondimenti. L'oratore spiega che minuscole molecole d'acqua si comportano in modo infinitesimale e si muovono all'impazzata nell'acqua. Quando questi entrano in collisione con il polline, cambiano un po' la sua direzione. Allo stesso modo, se osservi il prezzo di un'azione in minuscole scale, vedrai che il prezzo continua a fluttuare, spingendolo verso l'alto o verso il basso. In entrambi i casi, il limite di una semplice passeggiata aleatoria è un moto browniano e, quindi, ne fanno un modello ragionevole da utilizzare.

  • 00:25:00 In questa sezione, il relatore spiega alcune proprietà della curva che devia dal moto browniano, incluso il fatto che attraversa l'asse t infinitamente spesso, non devia troppo dalla curva y=sqrt(t) , e non è differenziabile da nessuna parte. Anche se questo può sembrare sorprendente e persino problematico, ha implicazioni nella vita reale e una versione modificata del calcolo, chiamata calcolo di Ito, può essere utilizzata per analizzarlo.

  • 00:30:00 In questa sezione viene introdotto il concetto di calcolo di Ito come estensione del calcolo classico all'impostazione dei processi stocastici. Tuttavia, a causa dei limiti di tempo, saranno trattati solo le proprietà e i calcoli di base di esso. Prima di approfondire il calcolo di Ito, vengono discusse le proprietà del moto browniano, in particolare, come modello per i prezzi delle azioni. Viene calcolata la distribuzione del valore minimo e del valore massimo per i prezzi delle azioni utilizzando il moto browniano come modello e si mostra che per ogni t, la probabilità di avere M(t) maggiore di a e positivo è pari a 2 volte la probabilità di avere il moto browniano maggiore di a. La dimostrazione implica l'uso del tempo di arresto per registrare la prima volta che il moto browniano colpisce la linea a.

  • 00:35:00 In questa sezione, l'oratore discute la probabilità che un moto browniano colpisca una certa linea (a) prima dell'istante t e cosa succede dopo. Se il movimento colpisce la linea prima del tempo t, la probabilità che finisca sopra o sotto a è la stessa perché il percorso può essere riflesso. L'oratore passa poi a spiegare come questa probabilità è correlata al massimo al tempo t che è maggiore di a. Riorganizzando le probabilità date, il relatore mostra che la probabilità che un massimo all'istante t sia maggiore di a è uguale al doppio della probabilità che il moto browniano sia maggiore di a.

  • 00:40:00 In questa sezione, il relatore discute il calcolo della probabilità che il massimo di un processo stocastico sia maggiore di un dato valore in un particolare momento. Ci sono solo due possibilità dopo tau_a: aumenta o diminuisce, ed entrambi gli eventi hanno la stessa probabilità. Il relatore dimostra anche che il moto browniano non è differenziabile in un dato momento con probabilità pari a 1 e utilizza il teorema del valore medio per spiegare che il massimo guadagno nell'intervallo di tempo da t a t più epsilon è un volte epsilon.

  • 00:45:00 In questa sezione, il relatore discute le proprietà del moto browniano e della variazione quadratica, che saranno importanti nel calcolo di Ito. Il relatore spiega che se un moto browniano è differenziabile, dovrebbe essere sempre stato all'interno di un cono fino a un certo punto, ma questo non può accadere, in quanto il valore massimo in un certo intervallo di tempo è sempre maggiore di un certo valore. L'oratore introduce quindi il concetto di variazione quadratica e ne spiega l'importanza nel calcolo, dove una funzione viene suddivisa in n pezzi entro l'intervallo di tempo.

  • 00:50:00 In questa sezione, il relatore discute la variazione quadratica e le sue implicazioni per il moto browniano. La variazione quadratica implica prendere la differenza tra punti consecutivi in una funzione e elevarla al quadrato, quindi sommarla come n va all'infinito. Per il moto browniano, il limite di questa somma va a T, ma per funzioni continuamente differenziabili, la variazione quadratica è 0. La non differenziabilità del moto browniano ha importanti implicazioni, come la possibilità di modellare i prezzi delle azioni e i processi di diffusione.

  • 00:55:00 In questa sezione, il professore discute la distribuzione di una somma di variabili casuali e la sua aspettativa mentre esplora il moto browniano. Spiega che la somma delle variabili normali con una media di T su n converge a T su n usando la legge forte dei grandi numeri. Quindi afferma che questo si applica a tutti i moti browniani con probabilità uno.

  • 01:00:00 In questa sezione, il relatore parla del calcolo di Ito e della sua motivazione. Discute di come il moto browniano non sia un cattivo modello per i prezzi delle azioni, ma non sia l'ideale perché invece delle differenze, è necessario che la differenza percentile sia distribuita normalmente. Ciò significa che l'equazione differenziale per modellare la differenza percentile dei prezzi delle azioni segue il moto browniano. Tuttavia, il calcolo classico non funziona in questo caso perché il moto browniano non è differenziabile. Ciò richiede qualcos'altro, ed è qui che entra in gioco il calcolo di Ito. L'oratore spiega anche come il calcolo di Ito può essere utile per stimare differenze infinitesimali e può essere utile per valutare le opzioni.

  • 01:05:00 In questa sezione, il relatore discute il concetto di derivati finanziari, che è una funzione applicata a un'attività finanziaria sottostante. Spiega che la comprensione della differenza di valore rispetto alla differenza nell'asset sottostante è fondamentale. Tuttavia, l'oratore riconosce che è difficile differenziare il moto browniano e, invece, si concentra sul calcolo della minuscola differenza di dBt e la utilizza per descrivere il cambiamento della funzione in termini di differenziazione di f. L'oratore spiega quindi che la differenziazione non è valida a causa del fattore dB al quadrato uguale a dt, cosa che spiega ulteriormente.

  • 01:10:00 In questa sezione viene introdotto il concetto di lemma di Ito come strumento fondamentale nel calcolo stocastico. Il lemma di Ito è derivato dall'espansione di Taylor e consente di calcolare la differenza di una funzione su un piccolo aumento di tempo utilizzando il moto browniano. Il lemma è considerato non banale e molto citato nei documenti di ricerca, poiché consente il calcolo con moto browniano e arricchisce notevolmente la teoria del calcolo. Questa sezione sottolinea l'importanza del lemma di Ito nel calcolo stocastico.

  • 01:15:00 In questa sezione, l'oratore spiega che dB_t al quadrato è uguale a dt, il che è dovuto al fatto che B_t è come una normale variabile casuale con una media di 0 e una varianza di t. Il calcolo che utilizza il moto browniano diventa più complesso a causa di questo calcolo. L'oratore incoraggia gli spettatori a riflettere sul concetto e afferma che lo esaminerà di nuovo.
17. Stochastic Processes II
17. Stochastic Processes II
  • 2015.01.06
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18. Itō Calcolo



18. Itō Calcolo

In questo video completo sul calcolo di Ito, viene trattata un'ampia gamma di argomenti relativi ai processi stocastici e al calcolo. Il professore approfondisce le complessità del lemma di Ito, una versione più sofisticata dell'originale, e fornisce una spiegazione dettagliata della variazione quadratica del moto browniano. Viene esplorato il concetto di deriva in un processo stocastico, insieme a dimostrazioni pratiche di come il lemma di Ito può essere applicato per valutare tali processi. Il video tocca anche l'integrazione e la descrizione del tipo di somma riemanniana dell'integrazione, i processi adattati e le martingale. Viene sottolineata l'importanza di praticare esercizi di calcolo di base per acquisire familiarità con l'argomento. Inoltre, il video si conclude dando un'anteprima del prossimo argomento, il teorema di Girsanov.

Nella sezione successiva del video, il professore continua la discussione sul calcolo di Ito rivedendo e presentando il lemma di Ito in una forma leggermente più generale. Attraverso l'uso dell'espansione di Taylor, il professore analizza i cambiamenti in una funzione, f, al variare della prima e della seconda variabile. Il professore sfrutta il moto browniano per valutare f(t, B_t). Incorporando la variazione quadratica del moto browniano e le due variabili, t e x, il video fornisce una spiegazione del motivo per cui il calcolo di Ito differisce dal calcolo classico incorporando un termine aggiuntivo. Proseguendo, il video si concentra sul termine di secondo ordine nell'espansione di Taylor, espresso in termini di derivate parziali. Vengono esaminati i termini cruciali, vale a dire del f su del t dt, del f su del x dx, ei termini di secondo ordine. Riorganizzando questi termini, si ricava una forma più sofisticata del lemma di Ito, incorporando un termine aggiuntivo. Il video dimostra che i termini che coinvolgono dB_t quadrato e dt per dB_t sono insignificanti rispetto al termine che coinvolge la derivata seconda di f rispetto a x, in quanto sopravvive grazie alla sua equivalenza a dt. Ciò porta a una raffinata comprensione del calcolo di Ito.

Il video procede introducendo il concetto di processo stocastico con termine deriva risultante dall'aggiunta di un termine ad un moto browniano. Questo tipo di processo diventa il principale oggetto di studio, dove la differenza può essere espressa in termini di termine di deriva e termine di moto browniano. Viene spiegata la forma generale del lemma di Ito, che si discosta dalla forma originaria per la presenza della variazione quadratica. Inoltre, il video utilizza il lemma di Ito per valutare i processi stocastici. La variazione quadratica consente la separazione del secondo termine derivato, consentendo la derivazione di termini complessi. Viene presentato un esempio che coinvolge la funzione f(x) = x^2, che dimostra come calcolare d di f in B_t. La prima derivata parziale di f rispetto a t è determinata essere 0, mentre la derivata parziale rispetto a x è 2x, con la seconda derivata essendo 2 in t, x.

Il video procede spiegando il calcolo di d di f in t virgola B di t. La formula include termini come f parziale su t parziale dt, f parziale su x dB_t parziale e 1/2 quadrato parziale f su x quadrato parziale di dB_t quadrato, che è uguale a dt. Vengono forniti esempi per aiutare a capire come utilizzare queste formule e come sostituire le variabili. Viene anche spiegata la distinzione tra sigma e un sigma primo variabile nella formula e quando applicarli. Il moto browniano è utilizzato come base per questa formula, in quanto rappresenta la forma più semplice.

Nella sezione successiva, il professore affronta il modello proposto per il prezzo delle azioni utilizzando il moto browniano, affermando che S_t non è uguale a e al sigma moltiplicato per B di t. Sebbene questa espressione produca un valore atteso pari a 0, introduce la deriva. Per risolvere questo problema, il termine 1/2 di sigma quadrato per dt viene sottratto dall'espressione, risultando nel nuovo modello S di t uguale a e meno 1 su 2 sigma quadrato t più sigma per B_t. Questo rappresenta un moto browniano geometrico senza deriva. Il professore spiega inoltre che se abbiamo un percorso campionario B_t, possiamo ottenere un percorso campionario corrispondente per S di t prendendo ogni volta il valore esponenziale di B_t.

Successivamente, il video sposta l'attenzione sulla definizione di integrazione. L'integrazione è descritta come l'inverso della differenziazione, con una definizione un po' "stupida". Ci si chiede se l'integrazione esista sempre dati f e g. Il video esplora quindi la descrizione dell'integrazione del tipo di somma riemanniana, che prevede la divisione dell'intervallo in pezzi molto fini e la somma delle aree delle caselle corrispondenti. Il limite delle somme riemanniane viene spiegato quando la funzione si avvicina all'infinito quando n tende all'infinito, fornendo una spiegazione più dettagliata.

Viene affrontata una questione intrigante riguardante la relazione tra l'integrale di Ito e la descrizione del tipo di somma riemanniana. Il video spiega che l'integrale di Ito manca della proprietà della somma riemanniana, dove la scelta del punto all'interno dell'intervallo non ha importanza. Inoltre, il video menziona una versione alternativa del calcolo di Ito che considera il punto più a destra di ogni intervallo invece del punto più a sinistra. Questa versione alternativa, sebbene equivalente al calcolo di Ito, incorpora segni meno invece di segni più nel termine di secondo ordine. In definitiva, il video sottolinea che nel mondo reale le decisioni relative agli intervalli di tempo devono essere prese in base al punto più a sinistra, poiché il futuro non può essere previsto.

Il relatore fornisce una spiegazione intuitiva e una definizione dei processi adattati nel calcolo di Ito. I processi adattati sono caratterizzati dal prendere decisioni esclusivamente basate su informazioni passate fino al momento attuale, un fatto incorporato nella teoria stessa. Il video illustra questo concetto utilizzando esempi come una strategia azionaria che si basa esclusivamente sui prezzi delle azioni passate. Viene evidenziata la rilevanza dei processi adattati nel quadro del calcolo di Ito, in particolare nelle situazioni in cui le decisioni possono essere prese solo nel punto temporale più a sinistra e gli eventi futuri rimangono sconosciuti. Il relatore sottolinea l'importanza di comprendere i processi adattati e fornisce diversi esempi illustrativi, inclusa la strategia delta t minimo.

Le proprietà dell'integrale di Ito nel calcolo di Ito sono discusse nella sezione successiva. In primo luogo, si evidenzia che l'integrale di Ito di un processo adattato segue sempre una distribuzione normale. In secondo luogo, viene introdotto il concetto di isometria di Ito, che consente il calcolo della varianza. L'isometria di Ito afferma che il valore atteso del quadrato dell'integrale di Ito di un processo è uguale all'integrale del quadrato del processo nel tempo. Per aiutare la comprensione, viene utilizzato un aiuto visivo per chiarire la nozione di isometria di Ito.

Continuando la discussione, il video approfondisce le proprietà degli integrali di Ito. È stabilito che la varianza dell'integrale di Ito di un processo adattato corrisponde alla variazione quadratica del moto browniano, e questo può essere calcolato in modo semplice. Viene introdotto il concetto di martingala nei processi stocastici, chiarendo come la presenza o l'assenza di un termine di deriva in un'equazione differenziale stocastica determina se il processo è una martingala. Il relatore tocca anche le applicazioni delle martingale nella teoria dei prezzi, sottolineando l'importanza di comprendere questi concetti nell'ambito del calcolo di Ito. Gli spettatori sono incoraggiati a impegnarsi in esercizi di calcolo di base per migliorare la loro familiarità con l'argomento. Infine, il relatore afferma che il prossimo argomento da trattare è il teorema di Girsanov.

Nella sezione successiva, il video approfondisce il teorema di Girsanov, che consiste nel trasformare un processo stocastico con deriva in un processo senza deriva, trasformandolo così in una martingala. Il teorema di Girsanov ha un'importanza significativa nella teoria dei prezzi e trova applicazioni in vari problemi di gioco all'interno di processi stocastici discreti. Il relatore ospite introduce il concetto di distribuzione di probabilità su cammini e processi gaussiani, ponendo le basi per la comprensione del teorema. Infine, viene fornita una semplice formula per rappresentare la derivata di Radon-Nikodym, che gioca un ruolo cruciale nel teorema di Girsanov.

Infine, il video si conclude evidenziando le più ampie implicazioni del calcolo Itō per i processi stocastici. Sottolinea che la distribuzione di probabilità del valore di un portafoglio nel tempo può essere misurata secondo una distribuzione di probabilità che dipende da un prezzo azionario modellato utilizzando il moto browniano con deriva. Attraverso gli strumenti ei concetti del calcolo Itō, questo problema può essere trasformato in un problema che coinvolge il moto browniano senza deriva calcolando l'aspettativa in un diverso spazio di probabilità. Questa trasformazione consente la conversione di un processo non martingala in un processo martingala, che ha interpretazioni significative in scenari del mondo reale.

Per cogliere appieno le complessità del calcolo Itō, il video incoraggia gli spettatori a praticare esercizi di calcolo di base e familiarizzare con i concetti sottostanti. In tal modo, gli individui possono sviluppare una comprensione più profonda dei processi stocastici, dell'integrazione stocastica e delle applicazioni del calcolo Itō in vari campi.

In conclusione, questo video completo sul calcolo Itō copre una vasta gamma di argomenti. Inizia con un'esplorazione del lemma di Ito, della variazione quadratica del moto browniano e del concetto di deriva nei processi stocastici. Approfondisce quindi la valutazione dei processi stocastici utilizzando il lemma di Ito e discute l'integrazione e la descrizione del tipo di somma riemanniana dell'integrazione. Il video introduce anche i processi adattati, le martingale e le proprietà degli integrali di Ito. Infine, evidenzia il teorema di Girsanov e sottolinea le più ampie implicazioni del calcolo di Itō per la comprensione e la modellazione dei processi stocastici.

  • 00:00:00 In questa sezione, il professore continua la discussione sul calcolo di Ito rivedendo il lemma di Ito e formulandolo in una forma leggermente più generale. Il professore usa l'espansione di Taylor per analizzare come cambia la funzione f quando cambiano la prima e la seconda variabile, e usa il moto browniano per valutare le informazioni sulla funzione f(t, B_t). La variazione quadratica del moto browniano e le due variabili, t e x, sono usate per spiegare perché il calcolo di Ito ha un termine aggiuntivo rispetto al calcolo classico.

  • 00:05:00 In questa sezione impariamo a conoscere il termine di secondo ordine nell'espansione di Taylor scrivendolo in termini di derivate parziali. Ci concentriamo quindi sui termini importanti, che sono del f su del t dt più del f su del x dx più i termini di secondo ordine. Riorganizzando i termini, otteniamo una forma più sofisticata del lemma di Ito che include un termine aggiuntivo. Vediamo quindi che i termini che coinvolgono dB_t quadrato e dt per dB_t sono insignificanti rispetto al termine che coinvolge f parziale su derivata seconda parziale x, che sopravvive perché è uguale a dt. In definitiva, questo porta a una comprensione più raffinata del calcolo di Ito.

  • 00:10:00 In questa sezione il professore introduce il concetto di processo stocastico con termine di deriva che risulta dall'aggiunta di un termine ad un moto browniano. Questo tipo di processo sarà il principale oggetto di studio, dove la differenza può essere scritta in termini di termine di deriva e termine di moto browniano. La sezione passa poi a spiegare la forma generale del lemma di Ito, che è una versione più complicata della forma originale che si discosta da essa a causa della variazione quadratica.

  • 00:15:00 In questa sezione, il lemma di Ito viene utilizzato per valutare i processi stocastici. La variazione quadratica separa il secondo termine derivato, consentendo di derivare termini complicati. Viene fornito ed elaborato un esempio che coinvolge la funzione f(x) = x^2, che mostra come calcolare d di f in B_t. La prima derivata parziale di f rispetto a t è uguale a 0, e la derivata parziale rispetto a x è uguale a 2x, con la seconda derivata uguale a 2 in t, x.

  • 00:20:00 In questa sezione, il relatore spiega come calcolare d di f at t virgola B di t. La formula è f parziale su t parziale dt più f parziale su x dB_t parziale più 1/2 quadrato parziale f su x quadrato parziale di dB_t quadrato, che è uguale a dt. Il relatore mostra esempi per aiutare a capire come utilizzare queste formule e come collegare le variabili. Spiegano anche la differenza tra il sigma e un sigma primo variabile nella formula e quando usarli. La formula è usata per il moto browniano in quanto è la forma più semplice.

  • 00:25:00 In questa sezione, il professore spiega perché S_t non è uguale a e al sigma per B di t, che era il modello proposto per il prezzo delle azioni usando il moto browniano. Mentre questa espressione ci darebbe il valore atteso di 0, risulterebbe anche in una deriva. La soluzione è sottrarre il termine 1/2 di sigma quadrato per dt dall'espressione, rendendo il nuovo modello S di t uguale a e meno 1 su 2 sigma quadrato t più sigma di B_t, un moto browniano geometrico senza deriva. Il professore prosegue poi spiegando che se abbiamo un cammino campionario B_t, possiamo ottenere un cammino campionario corrispondente per S di t prendendo ogni volta il valore esponenziale di B_t.

  • 00:30:00 In questa sezione, il video discute la definizione di integrazione. La definizione è data come l'inverso della differenziazione ed è descritta come una definizione "stupida". Si pone la questione se l'integrazione esista sempre o meno dati f e g. Il video passa quindi a discutere la descrizione dell'integrazione del tipo di somma riemanniana e descrive il processo di sminuzzamento dell'intervallo in pezzi molto fini e sommando le aree delle scatole. Il limite delle somme riemanniane è il limite quando n tende all'infinito della funzione, che viene quindi spiegata in modo più dettagliato.

  • 00:35:00 In questa sezione, il professore discute un'interessante questione sull'integrale di Ito e la sua relazione con la descrizione del tipo di somma riemanniana. Spiega che l'integrale di Ito non ha la stessa proprietà della somma riemanniana dove non importa quale punto è preso nell'intervallo. Inoltre, afferma che esiste una versione equivalente del calcolo di Ito, ma invece di prendere il punto più a sinistra di ogni intervallo, prende il punto più a destra, che risulta essere equivalente al calcolo di Ito ma con meno invece di più nel secondo- termine d'ordine. In definitiva, spiega che nel mondo reale, le decisioni per gli intervalli di tempo devono essere prese in base al punto più a sinistra perché il futuro non può essere previsto.

  • 00:40:00 In questa sezione, il relatore spiega l'intuizione e la definizione alla base dei processi adattati nel calcolo Itō. Un processo adattato è quello che può prendere decisioni solo sulla base di informazioni passate fino al momento attuale, e questo fatto è nascosto all'interno della teoria stessa. Ad esempio, una strategia azionaria che prende decisioni basate solo sui prezzi azionari passati è un processo adattato. Questo è importante perché il calcolo Itō funziona bene in questo contesto, dove le decisioni possono essere prese solo nel punto temporale più a sinistra e non possono vedere il futuro. Il relatore fornisce diversi esempi per illustrare i processi adattati, inclusa una strategia delta t minimo, e spiega la loro rilevanza per il calcolo Itō.

  • 00:45:00 In questa sezione vengono discusse le proprietà dell'integrale di Ito nel calcolo di Ito. La prima proprietà è che l'integrale di Ito di un processo adattato ha sempre distribuzione normale. La seconda proprietà è nota come isometria di Ito e può essere utilizzata per calcolare la varianza. L'isometria di Ito afferma che il valore atteso del quadrato dell'integrale di Ito di un processo è uguale all'integrale del quadrato del processo nel tempo. Viene utilizzato un aiuto visivo per spiegare il concetto di isometria di Ito.

  • 00:50:00 In questa sezione, il relatore discute le proprietà degli integrali di Ito. La varianza dell'integrale di Ito di un processo adattato è uguale alla variazione quadratica del moto browniano, che può essere calcolata in modo semplice. Il relatore spiega anche il concetto di martingala per i processi stocastici e discute quando un integrale di Ito può essere una martingala. L'integrale è una martingala se la funzione è adattata al moto browniano ed è una funzione ragionevole.

  • 00:55:00 In questa sezione del video, il relatore discute il concetto di martingale nel calcolo Itō, che sono processi stocastici che non aggiungono o sottraggono valore nel tempo ma piuttosto aggiungono variazione. Spiegano come la presenza o l'assenza di un termine di deriva in un'equazione differenziale stocastica determina se il processo è una martingala. Il relatore tocca anche le applicazioni delle martingale nella teoria dei prezzi e discute l'importanza di comprendere questi concetti nel calcolo Itō. Incoraggiano gli spettatori a esercitarsi con esercizi di calcolo di base per acquisire maggiore familiarità con l'argomento. Infine, menzionano il teorema di Girsanov come prossimo argomento che tratteranno.

  • 01:00:00 In questa sezione, l'argomento della modifica delle distribuzioni di probabilità attraverso un cambiamento di misura viene discusso utilizzando il moto browniano come esempio. La questione è se sia possibile alternare due distribuzioni di probabilità su traiettorie di moto browniano, una senza deriva e l'altra con deriva, mediante un cambio di misura. Ciò equivale a trovare una derivata Radon-Nikodym che renda equivalenti le due distribuzioni di probabilità. Il concetto di cambiare le distribuzioni di probabilità attraverso un cambio di misura è importante nell'analisi e nella probabilità e viene utilizzato per trovare la derivata Radon-Nikodym.

  • 01:05:00 In questa sezione, apprendiamo le distribuzioni di probabilità e come descrivono la probabilità di sottoinsiemi all'interno di un insieme e come diverse distribuzioni di probabilità possono essere equivalenti o meno in base alla loro probabilità. Impariamo anche la derivata di Radon-Nikodym, che è un teorema che si applica a tutti gli spazi di probabilità e descrive come una misura di probabilità può essere modificata in un'altra misura solo in termini di moltiplicazione se è equivalente. Inoltre, la sezione esplora il teorema di Girsanov, che afferma che due moti browniani, con e senza deriva, sono equivalenti anche se a prima vista possono sembrare diversi.

  • 01:10:00 In questa sezione viene discusso il concetto del teorema di Girsanov, che implica la trasformazione di un processo stocastico in un processo stocastico senza deriva, trasformandolo così in una martingala. Questo teorema ha un significato significativo nella teoria dei prezzi e si applica a una serie di problemi di gioco d'azzardo in processi stocastici discreti. Il relatore ospite introduce il concetto di distribuzione di probabilità su cammini e processi gaussiani. Alla fine, forniscono una semplice formula per rappresentare il derivato Radon-Nikodym.

  • 01:15:00 In questa sezione, il relatore discute l'Itō Calculus e le sue implicazioni per i processi stocastici. La distribuzione di probabilità del valore di un portafoglio nel tempo può essere misurata secondo una distribuzione di probabilità che dipende da un prezzo azionario modellato utilizzando il moto browniano con deriva. Questo può essere trasformato in un problema sul moto browniano senza deriva calcolando l'aspettativa in un diverso spazio di probabilità. Ciò consente la trasformazione di un processo non martingala in un processo martingala, che ha buoni significati fisici.
18. Itō Calculus
18. Itō Calculus
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19. Formula di Black-Scholes, Valutazione neutrale al rischio



19. Formula di Black-Scholes, Valutazione neutrale al rischio

In questo video informativo, la formula di Black-Scholes e la valutazione neutrale al rischio vengono discusse in modo approfondito, fornendo preziose informazioni sulle loro applicazioni pratiche nel campo della finanza. Il video inizia illustrando il concetto di prezzo neutrale al rischio attraverso un esempio riconoscibile di un allibratore che accetta scommesse sulle corse di cavalli. Impostando le quote in base alle scommesse totali già piazzate, l'allibratore può garantire un profitto senza rischi, indipendentemente dall'esito della gara. Questo esempio serve come base per comprendere i contratti derivati, che sono pagamenti formali collegati a uno strumento liquido sottostante.

Il video procede introducendo diversi tipi di contratti in finanza, inclusi contratti a termine, opzioni call e opzioni put. Un contratto a termine è spiegato come un accordo tra due parti per l'acquisto di un bene a un prezzo predeterminato in futuro. Le opzioni call fungono da assicurazione contro il declino dell'attività, fornendo al detentore dell'opzione il diritto di acquistare l'attività a un prezzo concordato. Al contrario, le opzioni put consentono agli investitori di scommettere sul declino dell'asset, concedendo loro l'opzione di vendere l'asset a un prezzo predeterminato. I calcoli per i pagamenti di questi contratti si basano su ipotesi specifiche come il prezzo corrente dell'attività sottostante e la sua volatilità.

Viene poi introdotto il concetto di neutralità del rischio, sottolineando che il prezzo di un'opzione, quando il payout è fisso, dipende unicamente dalla dinamica e dalla volatilità del titolo. Le preferenze di rischio degli operatori di mercato non influiscono sul prezzo dell'opzione, evidenziando l'importanza del prezzo neutrale al rischio. Per illustrare ciò, viene presentato un mercato a due periodi senza incertezza e i prezzi delle opzioni vengono calcolati utilizzando il metodo di valutazione neutrale al rischio, che si basa sull'assenza di probabilità del mondo reale. L'esempio prevede il prestito di denaro per acquistare azioni e l'impostazione del prezzo a termine per ottenere un prezzo dell'opzione pari a zero.

Il video approfondisce il concetto di replica dei portafogli, in particolare nel contesto dei contratti a termine. Assumendo una posizione corta in un contratto a termine e combinando azioni e contanti, viene costruito un portafoglio replicante, garantendo una replica esatta del payoff finale. L'obiettivo del prezzo neutrale al rischio è identificare i portafogli replicanti per ogni dato derivato, poiché il prezzo corrente del derivato dovrebbe corrispondere al prezzo del portafoglio replicante.

Un'ulteriore esplorazione è dedicata alla determinazione del prezzo di un guadagno generale utilizzando la formula di Black-Scholes e una valutazione neutrale al rischio. Viene introdotto un portafoglio replicante, costituito da un'obbligazione e da una certa quantità di azioni, come mezzo per replicare la performance del derivato alla scadenza, indipendentemente dalle probabilità del mondo reale. Il video introduce il concetto di misura neutrale al rischio o misura martingala, che esiste indipendentemente dal mondo reale e svolge un ruolo fondamentale nella determinazione del prezzo dei derivati. Vengono inoltre discusse la dinamica del titolo sottostante e l'importanza della deviazione standard del moto browniano, con la formula di Black-Scholes presentata come un'estensione della regola di Taylor.

Il video approfondisce quindi la risoluzione dell'equazione differenziale parziale per il modello Black-Scholes, che mette in relazione il prezzo corrente del derivato con la sua strategia di copertura ed è applicabile a tutti i derivati negoziabili basati sulla volatilità delle azioni. I coefficienti di replica del portafoglio sono determinati per qualsiasi momento, consentendo la perfetta replica della performance di un derivato attraverso l'acquisto di azioni e contanti. Questa copertura non comporta alcun rischio, consentendo ai trader di riscuotere una commissione sulla transazione.

Inoltre, il relatore spiega come l'equazione di Black-Scholes può essere trasformata in un'equazione di calore, facilitando l'uso di metodi numerici per la determinazione del prezzo di derivati con payout o dinamiche complesse. Il video evidenzia l'importanza di affrontare il problema da una prospettiva neutrale al rischio per determinare il prezzo del derivato come il valore atteso del payout scontato dalla probabilità neutrale al rischio alla scadenza. L'importanza della misura neutrale al rischio, in cui la deriva del titolo è uguale al tasso di interesse, viene sottolineata attraverso un esempio binario.

Per payoff derivati più complicati, come payoff americani, devono essere impiegate simulazioni Monte Carlo o metodi alle differenze finite. Il video sottolinea la necessità di questi approcci quando l'ipotesi di volatilità costante, come assunto nella formula di Black-Scholes, non è vera negli scenari del mondo reale.

Il video introduce il concetto di Co-put parity, che stabilisce una relazione tra il prezzo di una call e il prezzo di una put a parità di strike price. Costruendo un portafoglio replicante costituito da call, put e azioni, gli investitori possono garantire un pagamento specifico alla fine. Il relatore dimostra inoltre come la parità Co-put può essere utilizzata per valutare i contratti digitali, che hanno pagamenti binari in base al fatto che il titolo finisca al di sopra o al di sotto del prezzo di esercizio. Ciò può essere ottenuto sfruttando l'idea di un portafoglio replicante e i prezzi delle chiamate.

Nella sezione successiva, il relatore approfondisce la replica dei portafogli come mezzo per coprire derivati complicati. Attraverso un esempio che prevede l'acquisto di una chiamata con prezzo di esercizio K meno 1/2 e la vendita di una chiamata con prezzo di esercizio K più 1/2, combinati per creare un pagamento, il relatore dimostra come questo pagamento può essere migliorato vendendo a K meno 1/4 e K più 1/4, risultando in una vincita con metà della pendenza. Il video evidenzia l'utilizzo di piccoli epsilon, l'acquisto e la vendita di più contratti e il ridimensionamento a un rapporto 2:1 per approssimare il prezzo digitale. Il relatore spiega come prendere i derivati del prezzo Co per strike si traduca in una rampa e fornisce approfondimenti sulle pratiche della vita reale impiegate per ridurre al minimo il rischio.

Nel complesso, questo video fornisce una copertura completa dei prezzi neutrali al rischio, inclusa la formula Black-Scholes, la parità Co-put e la replica dei portafogli. Offre preziose informazioni sulla determinazione del prezzo e sulla copertura di derivati complicati, pur riconoscendo la necessità di tecniche più avanzate in determinati scenari. Comprendendo questi concetti, le persone possono acquisire una comprensione più profonda della gestione del rischio e delle sue applicazioni nel regno finanziario.

  • 00:00:00 In questa sezione, il concetto di quotazione neutrale al rischio viene spiegato attraverso un semplice esempio di un allibratore che accetta scommesse sulle corse di cavalli. L'allibratore con una buona conoscenza dei cavalli imposta le quote in base alle probabilità della vita reale, ma se imposta le quote in base alle scommesse totali già piazzate, può realizzare un profitto senza rischi indipendentemente da quale cavallo vince. L'esempio porta a una discussione sui contratti derivati, che sono pagamenti formali collegati a uno strumento liquido sottostante, solitamente negoziati in borsa o fuori borsa. Il derivato più semplice, un contratto a termine, viene introdotto come un accordo da una parte per acquistare un'attività da un'altra parte a un prezzo predeterminato in un momento futuro specifico.

  • 00:05:00 In questa sezione, il video discute diversi tipi di contratti finanziari, tra cui un contratto a termine, un'opzione call e un'opzione put. Un contratto a termine è un obbligo di acquistare un bene per un prezzo concordato in futuro. Un'opzione call, che è come un'assicurazione contro la diminuzione dell'attività, è un'opzione per acquistare un'attività a un prezzo concordato oggi. Il pagamento per un'opzione call è sempre positivo - massimo di s meno K e zero. D'altra parte, un'opzione put è una scommessa sull'asset che scende, quindi la vincita è massima di K meno se zero. Il video spiega anche come determinare il prezzo corrente di questi contratti in base a determinati presupposti, come il prezzo corrente dell'asset sottostante e la volatilità.

  • 00:10:00 In questa sezione del video viene spiegato come non ci sia incertezza nel prezzo di un'opzione quando il payout è fisso e il prezzo dell'opzione dipende solo dalla dinamica e dalla volatilità del titolo. Viene introdotto il concetto di neutralità del rischio, il che significa che il prezzo dell'opzione non ha nulla a che fare con le preferenze di rischio degli operatori di mercato o delle controparti. Il video mostra quindi un semplice esempio di mercato a due periodi senza incertezza, in cui i prezzi delle opzioni sono calcolati utilizzando il metodo di valutazione neutrale al rischio e non le probabilità del mondo reale. L'esempio prevede il prestito di denaro dalla banca per acquistare il titolo e l'impostazione del prezzo a termine in modo tale che il prezzo dell'opzione sia zero.

  • 00:15:00 In questa sezione, il concetto di contratto a termine viene spiegato in termini di portafoglio replicante. Il relatore spiega come, assumendo una posizione corta in un contratto a termine e utilizzando una combinazione di azioni e contanti, sia possibile creare un portafoglio replicante che garantisca il payoff finale. L'obiettivo del prezzo neutrale al rischio è trovare un portafoglio di replicazione per ogni dato derivato. Se viene creato un portafoglio replicante, il prezzo corrente del derivato dovrebbe essere uguale al prezzo del portafoglio replicante.

  • 00:20:00 In questa sezione, il relatore discute il processo di determinazione del prezzo di un payoff generale F utilizzando la formula di Black-Scholes e la valutazione neutrale al rischio. Per fare ciò, l'oratore introduce il concetto di un portafoglio replicante costituito da un'obbligazione e una certa quantità di azioni. Spiegano che il portafoglio replicante è progettato per garantire che, indipendentemente dalla probabilità del mondo reale, il payoff possa essere replicato esattamente alla scadenza. L'oratore prosegue descrivendo la misura neutrale al rischio o misura martingala, che esiste indipendentemente dal mondo reale. Il valore di tutti i derivati è solo il valore atteso dell'appello in tali misure. Inoltre, l'oratore parla della dinamica della sottolineatura delle azioni e dell'importanza della deviazione standard del moto browniano in corso essendo sulla scala della radice quadrata di T. Menzionano che la formula di Black-Scholes non è altro che la regola di Taylor con uno in più termine a causa della deviazione standard del moto browniano.

  • 00:25:00 In questa sezione, il video spiega il processo di risoluzione dell'equazione alle derivate parziali per il modello di Black-Scholes. L'equazione collega il prezzo corrente di un derivato alla sua strategia di copertura ed è applicabile a tutti i derivati negoziabili in quanto dipende solo dalla volatilità del titolo. Il video descrive anche la ricerca di coefficienti di portafoglio replicanti (a e b) per qualsiasi momento, consentendo la perfetta replica della performance di un derivato attraverso l'acquisto di azioni e contanti. Questa copertura non comporta alcun rischio e gli operatori possono riscuotere una commissione su questa transazione.

  • 00:30:00 In questa sezione, il relatore spiega che l'equazione di Black Scholes può essere trasformata in un'equazione del calore ben nota e compresa, che può essere risolta attraverso metodi numerici per pagamenti o dinamiche più complesse. Vengono discusse anche le condizioni di pagamento finale e le condizioni al contorno per le chiamate e le put, e il relatore osserva che per le dinamiche semplici e le dinamiche log-normali dinamiche di Black Scholes, le equazioni possono essere risolte esattamente. Il relatore sottolinea inoltre l'importanza di affrontare il problema da una posizione neutrale al rischio per trovare il prezzo del derivato come il valore atteso del payout scontato dalla probabilità neutrale al rischio dalla scadenza. La misura neutrale al rischio è tale che la deriva del titolo è il tasso di interesse, come si vede nell'esempio binario.

  • 00:35:00 In questa sezione, il relatore discute il calcolo della formula di Black-Scholes prendendo il valore atteso della vincita put di Colin con la distribuzione del terminale di distribuzione log-normale. Per payoff più complicati, come i payoff americani, devono essere implementate simulazioni Monte Carlo o differenze finite. Il relatore fornisce anche un esempio del portafoglio di replica in azione utilizzando le opzioni su azioni IBM e spiega come la parità put-call può essere utilizzata per valutare le put quando la volatilità non è costante. La discussione riconosce che l'assunzione della formula di Black-Scholes di volatilità costante non è sempre vera nel mondo reale e che devono essere utilizzati metodi più complicati per determinare il prezzo di determinate opzioni.

  • 00:40:00 In questa sezione, il relatore spiega il concetto di Co-put parity, che è un rapporto tra il prezzo di una call e il prezzo di una put per lo stesso strike. Creando un portafoglio replicante con call, put e azioni, un investitore può garantire un pagamento alla fine. L'oratore utilizza anche il concetto di parità Co-put per valutare un contratto digitale, che ha un pagamento binario basato sul fatto che il titolo finisca al di sopra o al di sotto del prezzo di esercizio. Questo può essere fatto utilizzando l'idea di un portafoglio replicante e i prezzi delle chiamate.

  • 00:45:00 In questa sezione, il relatore spiega il concetto di replicare i portafogli, che sono un modo per coprire derivati complicati. Lo dimostrano con un esempio di acquisto di una chiamata con strike K meno 1/2 e vendita di una chiamata con strike K più 1/2, e quindi combinandoli per creare un pagamento. Mostrano come migliorare questa vincita vendendo a K meno 1/4 e K più 1/4 e combinandoli, risultando in una vincita che è la metà della pendenza. Spiegano come approssimare il prezzo digitale utilizzando piccoli epsilon, acquistando e vendendo più contratti durante il ridimensionamento a 2:1. Mostrano come prendere i derivati del prezzo Co per strike si traduca in una rampa e spiegano come tutto ciò viene fatto nella vita reale per ridurre il rischio.
19. Black-Scholes Formula, Risk-neutral Valuation
19. Black-Scholes Formula, Risk-neutral Valuation
  • 2015.01.06
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20. Prezzo dell'opzione e dualità di probabilità



20. Prezzo dell'opzione e dualità di probabilità

In questa sezione, il Dr. Stephen Blythe approfondisce la relazione tra i prezzi delle opzioni e le distribuzioni di probabilità, facendo luce sulla formula per replicare qualsiasi prodotto derivato con una data funzione di payout. Sottolinea che le opzioni call sono fondamentali e possono essere utilizzate per replicare qualsiasi funzione continua, rendendole essenziali nel regno finanziario. Blythe esplora anche i limiti dell'utilizzo delle sole opzioni call per determinare il processo stocastico sottostante per un prezzo azionario, suggerendo che possono essere impiegate anche basi alternative di funzioni in grado di coprire funzioni continue.

Il video fa una breve pausa mentre il Dr. Blythe condivide un intrigante aneddoto storico relativo ai Cambridge Mathematics Tripos. Questo esame, che ha testato la conoscenza matematica di figure importanti come Lord Kelvin, John Maynard Keynes e Karl Pearson, ha svolto un ruolo significativo nel plasmare il campo della matematica applicata.

Tornando all'argomento principale, il Dr. Blythe introduce il concetto di prezzo dell'opzione e dualità di probabilità, evidenziando la naturale dualità tra questi due aspetti. Spiega che i prodotti derivati complicati possono essere intesi come distribuzioni di probabilità e, passando avanti e indietro tra prezzi delle opzioni, probabilità e distribuzioni, possono essere discussi in modo più accessibile.

Il video procede con l'introduzione della notazione per i prezzi delle opzioni e la spiegazione della funzione di pagamento di un'opzione call. Il Dr. Blythe costruisce un portafoglio composto da due call e utilizza i limiti per trovare la derivata parziale del prezzo call rispetto al prezzo strike. Introduce anche il concetto di call spread, che rappresenta lo spread tra due call con una specifica funzione di payout.

Il dottor Blythe approfondisce quindi la dualità tra prezzi delle opzioni e probabilità, concentrandosi sul Teorema fondamentale del prezzo delle attività (FTAP). Spiega che i prezzi delle opzioni sono valori attesi dei pagamenti futuri scontati al presente e il pagamento di un'opzione digitale è correlato alla probabilità che il prezzo delle azioni sia superiore a un certo livello alla scadenza. Usando il calcolo, dimostra che il limite del call spread tende all'opzione digitale, e il prezzo dell'opzione digitale è uguale alla derivata parziale del prezzo call rispetto allo strike price. Il relatore sottolinea la distinzione teorica tra prezzo di esercizio maggiore o maggiore o uguale, osservando che tale distinzione non ha alcun significato pratico.

Successivamente, il relatore approfondisce la connessione tra i prezzi delle opzioni e la probabilità introducendo il Teorema fondamentale del prezzo delle attività. Questo teorema stabilisce che il rapporto tra il prezzo di un derivato e un'obbligazione zero coupon è una martingala rispetto al prezzo dell'azione sotto la distribuzione neutrale al rischio. Il Dr. Blythe spiega come questo teorema consenta di passare dalla densità di probabilità al prezzo di qualsiasi derivato, consentendo un'analisi più approfondita della relazione tra probabilità e prezzo delle opzioni.

Il video passa a discutere un metodo per accedere alla funzione di densità attraverso un portafoglio di opzioni, in particolare utilizzando la strategia call butterfly. Il Dr. Blythe spiega che uno spread call butterfly, costruito scalando opportunamente la differenza tra due spread call, può approssimare la derivata seconda necessaria per ottenere la funzione di densità. Anche se potrebbe non essere fattibile diventare infinitamente piccolo nel mondo reale, il trading di call butterfly con specifici prezzi di esercizio fornisce un'approssimazione ragionevole della probabilità che l'asset sottostante si trovi all'interno di un particolare intervallo.

Basandosi su questa idea, il Dr. Blythe spiega come il portafoglio a farfalla può essere utilizzato per accedere alla derivata seconda e ottenere la funzione di densità. Prendendo opportuni limiti della diffusione a farfalla, arriva alla funzione di densità f(x), che serve come misura di probabilità indipendente dal modello per la variabile casuale sottostante alla scadenza. Questa misura di probabilità consente agli individui di valutare se sono d'accordo con la probabilità implicita nel prezzo della farfalla e di prendere decisioni di investimento informate. Il dottor Blythe sottolinea che queste relazioni sono indipendenti dal modello e valgono indipendentemente dal modello specifico utilizzato per il prezzo delle opzioni.

Nella sezione seguente, il dottor Stephen Blythe, docente di finanza quantitativa, approfondisce la relazione tra i prezzi delle opzioni e le distribuzioni di probabilità. Spiega che la distribuzione di probabilità di un titolo in un determinato momento è condizionata dal suo prezzo al momento attuale, e la condizione della martingala è rispetto allo stesso prezzo. Il dottor Blythe si prende quindi un momento per condividere un'interessante notizia storica sulla laurea in matematica di Cambridge, che ha svolto un ruolo fondamentale nel plasmare il programma per i concentratori di matematica applicata.

Andando avanti, l'oratore approfondisce il teorema fondamentale dei prezzi delle attività (FTAP). Questo teorema afferma che il rapporto prezzo-cedola zero-obbligazione è una martingala rispetto al prezzo delle azioni sotto la distribuzione neutrale al rischio. Fornisce un quadro per passare dalla densità di probabilità al prezzo di qualsiasi derivato. Il Dr. Blythe sottolinea che la densità può anche essere derivata dai prezzi delle chiamate, e questi due percorsi sono interconnessi attraverso il Teorema fondamentale, consentendo un'analisi più approfondita della relazione tra probabilità e prezzo delle opzioni.

Nella sezione successiva, il Dr. Blythe spiega che i prezzi di tutte le opzioni call per vari prezzi di esercizio giocano un ruolo cruciale nel determinare il payout per ogni data funzione derivata. Le opzioni call abbracciano tutti i prezzi dei derivati e sono considerate prezzi dei derivati europei. Il relatore sottolinea che una funzione derivata può essere replicata costruendo un portafoglio di call, e se il payout del derivato corrisponde a una combinazione lineare di opzioni call alla scadenza, oggi avranno lo stesso valore. Questo concetto è sostenuto dall'assunto fondamentale della finanza, noto come nessun arbitraggio, che afferma che se due cose avranno lo stesso valore in futuro, dovrebbero avere lo stesso valore oggi. Tuttavia, il dottor Blythe riconosce che questa ipotesi è stata messa in discussione nella finanza sin dalla crisi finanziaria del 2008.

Continuando la discussione, il video presenta una domanda economica stimolante sui mercati finanziari e l'arbitraggio. Quando il tempo di scadenza (T capitale) è fissato a lungo termine, esiste la possibilità che i prezzi dell'opzione e del portafoglio replicante divergano se l'arbitraggio fallisce. Ciò può comportare una differenza sostanziale tra le due opzioni. L'evidenza empirica ha dimostrato che i prezzi si sono effettivamente discostati l'uno dall'altro. Il dottor Blythe afferma che gli investitori a lungo termine, come la dotazione di Harvard, si concentrano sui loro rendimenti annuali e quinquennali invece di sfruttare la discrepanza dei prezzi su un periodo di 10 anni. Introduce quindi una teoria matematica che afferma che qualsiasi funzione continua può essere replicata da chiamate senza eccezioni, nel limite.

L'oratore procede a discutere la formula per replicare un prodotto derivato arbitrario con una data funzione di payout, indicata come g(x) o g(S) alla scadenza. La formula fornisce istruzioni esplicite sulla replica del derivato utilizzando g(0) obbligazioni a cedola zero, g primo zero del titolo e una combinazione lineare di opzioni call. Il dottor Blythe supporta questa formula utilizzando i valori attesi e sottolinea la dualità tra i prezzi delle opzioni e le probabilità, evidenziando l'importanza delle opzioni call come informazioni fondamentali che coprono l'intero spettro. La formula pone anche domande intriganti che meritano ulteriori esplorazioni.

Affrontando un aspetto importante, il Dr. Blythe esplora se sia possibile determinare il processo stocastico per un prezzo azionario in un dato periodo conoscendo tutti i prezzi delle opzioni call per varie scadenze e prezzi. Sostiene che la risposta è no perché il prezzo delle azioni può fluttuare istantaneamente in un piccolo intervallo di tempo, senza alcun vincolo sulla continuità del processo o limitazioni matematiche. Tuttavia, se lo stock segue un processo di diffusione, diventa fattibile determinare il processo, risultando in una soluzione elegante e pratica. In realtà, si può conoscere solo un sottoinsieme finito di opzioni call, sottolineando ulteriormente i limiti della determinazione completa del processo stocastico sottostante basato esclusivamente sui prezzi delle opzioni call.

Il Dr. Blythe prosegue spiegando che anche con l'accesso a un gran numero di prezzi delle opzioni call europee, potrebbero esserci ancora prodotti derivati complessi o non standard i cui prezzi non possono essere determinati in modo univoco conoscendo solo quelle opzioni. Sottolinea che l'insieme delle opzioni call da solo non fornisce informazioni complete sul processo stocastico sottostante, anche se tutte le opzioni call sono note. Per superare questa limitazione, il Dr. Blythe suggerisce di prendere in considerazione basi alternative per l'intervallo di tutti i possibili pagamenti. Osserva che è possibile utilizzare qualsiasi insieme arbitrario di funzioni in grado di estendersi su una funzione continua, sebbene l'utilizzo delle opzioni di chiamata offra spesso l'approccio più elegante.

Continuando la discussione, il Dr. Blythe chiarisce la relazione tra i prezzi delle opzioni call e le distribuzioni terminali. Afferma che la distribuzione terminale può essere determinata in modo univoco dai prezzi delle opzioni call. Considerando il rapporto tra Z e theta, si può ottenere una particolare densità neutrale al rischio per ciascun titolo. Ciò evidenzia l'interconnessione tra i prezzi delle opzioni call e la densità del prezzo delle azioni sottostanti alla scadenza, fornendo preziose informazioni sulle misure di probabilità indipendenti dal modello.

Mentre la sezione volge al termine, il Dr. Blythe ribadisce l'importanza di comprendere le connessioni tra i prezzi delle opzioni e le distribuzioni di probabilità in finanza. Queste informazioni consentono ad analisti e trader di formulare giudizi informati sulle probabilità implicite riflesse nei prezzi delle opzioni e di adeguare di conseguenza le loro decisioni di investimento. Il dottor Blythe sottolinea che queste relazioni sono vere indipendentemente dal modello specifico utilizzato per il prezzo delle opzioni, sottolineando ulteriormente la loro importanza nella finanza quantitativa.

In sintesi, la presentazione del Dr. Stephen Blythe esplora l'intricata relazione tra i prezzi delle opzioni e le distribuzioni di probabilità. Discute l'ascesa dell'ingegneria finanziaria e il percorso di carriera dell'analista quantitativo, che è stato influenzato dalla cancellazione del Superconducting Super Collider. Il Dr. Blythe introduce il concetto di prezzo dell'opzione e dualità di probabilità, sottolineando la dualità naturale tra i prezzi dell'opzione e le distribuzioni di probabilità. Esplora il Teorema fondamentale dell'Asset Pricing e le sue implicazioni per la comprensione dei prezzi delle opzioni e degli approcci probabilistici in finanza. Il Dr. Blythe fornisce esempi di utilizzo di spread a farfalla e altri oggetti di scambio per accedere alle funzioni di densità e formulare giudizi sulle probabilità implicite. La presentazione include anche aneddoti storici sui Cambridge Mathematics Tripos, che mostrano il coinvolgimento di importanti matematici nella finanza. Attraverso queste discussioni, il dottor Blythe fa luce sulle profonde connessioni tra i prezzi delle opzioni, le probabilità e i principi fondamentali del prezzo delle attività.

  • 00:00:00 Questa sezione contiene l'introduzione di un nuovo relatore, il dott. Stephen Blythe, che presenta la finanza e la finanza quantitativa. Prima di iniziare la sua presentazione, pone al pubblico una domanda relativa a un importante evento della finanza, su cui il Congresso aveva votato 20 anni fa. Il Congresso ha votato per tagliare i finanziamenti al Superconducting Super Collider sotto il Texas appena a sud di Dallas.

  • 00:05:00 In questa sezione, il relatore discute l'impatto della cancellazione del Superconducting Super Collider da parte del Congresso, avvenuta negli anni '90. Come risultato di questa decisione, il mercato dei fisici accademici è crollato quasi dall'oggi al domani, portando molti a cercare lavoro nella finanza. Questo evento, combinato con la crescita del mercato dei derivati e la necessità di costruire nuovi quadri teorici per risolvere i problemi del mercato, ha portato all'ascesa del campo dell'ingegneria finanziaria e alla creazione del percorso di carriera dell'analista quantitativo. Lo stesso relatore ha iniziato la sua carriera nel mondo accademico e successivamente è passato alla finanza prima di tornare al mondo accademico e ora tiene un corso ad Harvard sulla finanza quantitativa applicata. Il suo corso copre la costruzione di quadri teorici e il loro utilizzo per risolvere i problemi del mondo reale incontrati nel mercato finanziario.

  • 00:10:00 In questa sezione del video, il professore introduce il concetto di prezzo dell'opzione e dualità di probabilità. Spiega che tutti i prodotti derivati possono essere definiti in termini di una funzione di pagamento e definisce tre attività: opzione call, obbligazione zero coupon e opzione digitale. Osserva che la teoria sottostante della finanza è guidata da esempi del mondo reale e l'approccio probabilistico alla comprensione della finanza è particolarmente elegante. Il professore sottolinea la naturale dualità tra prezzi delle opzioni e distribuzioni di probabilità, affermando che questi complicati derivati sono in realtà solo distribuzioni di probabilità, e possono essere discussi in modo facilmente comprensibile andando avanti e indietro tra prezzi delle opzioni, probabilità e distribuzioni.

  • 00:15:00 In questa sezione, l'oratore introduce la notazione per i prezzi delle opzioni e spiega la funzione di pagamento di una chiamata. Costruiscono un portafoglio composto da due chiamate e usano i limiti per trovare la derivata parziale del prezzo della chiamata rispetto a K. Il relatore menziona anche che il call spread è lo spread tra due chiamate con una particolare funzione di payout.

  • 00:20:00 In questa sezione, il relatore spiega la dualità tra i prezzi delle opzioni e le probabilità, sulla base del Teorema fondamentale del prezzo delle attività (FTAP). Nello specifico, il relatore presuppone che i prezzi odierni siano valori attesi di pagamenti futuri scontati al presente e che il pagamento di un'opzione digitale sia correlato alla probabilità che un'azione sia maggiore di un determinato prezzo alla scadenza. Il relatore utilizza il calcolo per dimostrare che il limite del call spread tende al digitale e che il prezzo del digitale è uguale alla derivata parziale rispetto al prezzo di esercizio del prezzo call. Il relatore discute anche l'importanza di definire se il prezzo di esercizio è maggiore o maggiore o uguale a, osservando che questa distinzione teorica non ha importanza nella pratica.

  • 00:25:00 In questa sezione, il relatore discute la connessione tra i prezzi delle opzioni e la probabilità introducendo il Teorema Fondamentale Asset Pricing. Il valore atteso sotto la distribuzione neutrale al rischio viene tolto per ottenere questa formula di prezzo, che è rigorosamente vera. Le martingale svolgono un ruolo cruciale in questa formalizzazione del prezzo delle attività e ci è voluto un po' di tempo prima che l'approccio fosse adottato nel trade floor nonostante la teoria sottostante fosse sempre presente. Uguagliando due prezzi per l'opzione digitale, l'oratore stabilisce un collegamento tra i prezzi call e la densità del prezzo dell'azione sottostante al capitale T.

  • 00:30:00 In questa sezione, il relatore spiega un modo per accedere alla funzione di densità attraverso un portafoglio di opzioni considerando la differenza tra due call spread opportunamente ridimensionati, noto come call butterfly. Questo oggetto scambiato può aiutare ad approssimare la seconda derivata che porta alla funzione di densità. Sebbene non sia possibile diventare infinitamente piccoli nel mondo reale, possiamo scambiare una farfalla chiamata 150, 160 o 170, che è un'approssimazione ragionevole della probabilità di essere in quell'intervallo.

  • 00:35:00 In questa sezione, Blythe spiega come utilizzare il portafoglio Butterfly Spread per accedere alla seconda derivata tramite il prezzo della farfalla. Prendendo i limiti dello spread a farfalla su scale adeguate, Blythe ottiene una funzione di densità f(x), che può essere usata come misura di probabilità indipendente dal modello del fatto che la variabile casuale sottostante sia a K alla scadenza. Sulla base di questa misura di probabilità, le persone possono giudicare se sono d'accordo con la probabilità implicita nel prezzo della farfalla e acquistarla di conseguenza. Blythe osserva che queste relazioni sono indipendenti dal modello e manterranno indipendentemente dal modello per i prezzi delle opzioni.

  • 00:40:00 In questa sezione, Stephen Blythe, docente di finanza quantitativa, discute la relazione tra i prezzi delle opzioni e le distribuzioni di probabilità. Spiega che la distribuzione di probabilità di un titolo in un certo momento è condizionata dal prezzo di quel titolo al momento presente e che anche la condizione martingala è rispetto allo stesso prezzo. Blythe si prende anche una breve pausa dalla discussione e condivide un aneddoto storico sulla laurea in matematica di Cambridge e su come ha generato l'intero programma per concentratori di matematica applicata.

  • 00:45:00 In questa sezione, il relatore condivide alcuni fatti storici interessanti sul Cambridge Mathematics Tripos, che è un esame che si è tenuto a Cambridge per testare le conoscenze matematiche. Parla dei risultati di persone importanti che hanno sostenuto l'esame, tra cui Lord Kelvin, John Maynard Keynes e Karl Pearson. L'oratore passa quindi a discutere la relazione tra i prezzi delle opzioni e le probabilità. Spiega che il teorema fondamentale del prezzo delle attività afferma che i prezzi delle opzioni sono il pagamento atteso scontato alla scadenza e, se questo teorema è valido, è possibile passare dalla probabilità al prezzo dell'opzione.

  • 00:50:00 In questa sezione, il relatore discute il teorema fondamentale dei prezzi delle attività (FTAP), che afferma che il rapporto tra il prezzo e l'obbligazione zero coupon è una martingala rispetto al prezzo dell'azione sotto la distribuzione neutrale al rischio . Questo teorema consente un modo per passare dalla densità di probabilità al prezzo di qualsiasi derivato. Il relatore osserva che la densità può anche essere derivata dai prezzi delle chiamate, e questi due percorsi sono interconnessi attraverso il Teorema Fondamentale. Ciò consente un modo per analizzare e comprendere la relazione tra probabilità e prezzo delle opzioni.

  • 00:55:00 In questa sezione, l'oratore spiega che conoscere i prezzi di tutte le opzioni call per tutti i prezzi di esercizio determina il payout derivato per ogni data funzione. Le opzioni call abbracciano tutti i prezzi dei derivati e sono i prezzi dei derivati europei. Una funzione determina il derivato, che può essere replicato da un portafoglio di call, e se il payout del derivato è lo stesso di una combinazione lineare di opzioni call alla scadenza, allora oggi valgono entrambi lo stesso. L'assunto fondamentale della finanza, nessun arbitraggio, sottolinea questo concetto e impone che se due cose varranno un dollaro in un anno, varranno lo stesso oggi. Tuttavia, dal 2008 questa ipotesi è stata contestata in finanza.

  • 01:00:00 In questa sezione, il video presenta una profonda questione economica sui mercati finanziari e l'arbitraggio. Quando il capitale T è fissato lontano nel lungo termine, non c'è nulla che impedisca ai prezzi dell'opzione e al portafoglio replicante di allontanarsi l'uno dall'altro se l'arbitraggio fallisce, il che può portare a una differenza molto grande tra le due opzioni. Empiricamente, è stato dimostrato che i prezzi si allontanano l'uno dall'altro. L'oratore afferma che la dotazione di Harvard è un investitore a lungo termine ed esplora il motivo per cui non acquista l'opzione più economica tenendola per 10 anni per fare soldi, ma afferma che è perché si preoccupano dei loro rendimenti annuali e quinquennali. Inoltre, il relatore presenta una teoria matematica che afferma che qualsiasi funzione continua deve poter essere replicata mediante chiamate, senza eccezioni, nel limite.

  • 01:05:00 In questa sezione, il relatore discute la formula per replicare un prodotto derivato arbitrario con payout g di x o g di S alla scadenza. La formula spiega esplicitamente come replicare con g(0) obbligazioni a cedola zero, g primo zero di azioni e una combinazione lineare di chiamate. L'oratore dimostra questa formula prendendo i valori attesi e discute la dualità dei prezzi delle opzioni e delle probabilità in modi diversi, sottolineando l'importanza delle opzioni call come informazioni primitive e come abbracciano tutto. La formula solleva anche questioni interessanti per ulteriori discussioni.

  • 01:10:00 In questa sezione, l'oratore discute se sia possibile determinare il processo stocastico per un prezzo azionario in un periodo conoscendo tutti i prezzi delle opzioni call per tutte le scadenze e tutti i prezzi. L'oratore sostiene che la risposta è no perché è possibile che il titolo si ribalti istantaneamente in un breve intervallo di tempo, senza vincoli sulla continuità del processo o vincoli matematici. Tuttavia, il processo può essere determinato se lo stock ha un processo di diffusione e il risultato è elegante e pratico. L'implicazione pratica è che in realtà si conoscerà solo un sottoinsieme finito di opzioni call.

  • 01:15:00 In questa sezione, Stephen Blythe spiega che anche se un trader ha accesso a un gran numero di prezzi di opzioni call europee, potrebbero esserci alcuni prodotti derivati complessi o non standard il cui prezzo non è determinato in modo univoco semplicemente conoscendo tali opzioni. Questo perché l'insieme delle opzioni call non determina il processo stocastico sottostante, anche se le si conosce tutte. Blythe discute anche il suggerimento di selezionare un'altra base per l'intervallo di tutti i possibili pagamenti invece delle opzioni call e spiega che qualsiasi base arbitraria di funzioni che può estendersi su una funzione continua può funzionare, ma l'utilizzo delle opzioni call è spesso il metodo più elegante per questo scopo.

  • 01:20:00 In questa sezione, Stephen Blythe spiega la relazione tra i prezzi delle opzioni call e la distribuzione terminale, per cui quest'ultima è determinata in modo univoco dalla prima. Osserva inoltre che l'assunzione di Z rispetto a theta si traduce in una particolare densità neutrale al rischio per ciascun titolo.
20. Option Price and Probability Duality
20. Option Price and Probability Duality
  • 2015.01.06
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21. Equazioni differenziali stocastiche



21. Equazioni differenziali stocastiche

Questo video fornisce un'esplorazione approfondita di vari metodi per la risoluzione di equazioni differenziali stocastiche (SDE). Il professore inizia evidenziando la sfida di trovare un processo stocastico che soddisfi una data equazione. Tuttavia, rassicurano il pubblico che, in determinate condizioni tecniche, esiste una soluzione unica con condizioni iniziali specificate. Il docente introduce il metodo delle differenze finite, la simulazione Monte Carlo e il metodo dell'albero come approcci efficaci per risolvere gli SDE.

Il professore approfondisce le condizioni tecniche necessarie per risolvere gli SDE e sottolinea che queste condizioni in genere valgono, facilitando la ricerca di soluzioni. Dimostrano un esempio pratico di risoluzione di un semplice SDE utilizzando una forma esponenziale e applicando un approccio indovinato insieme a formule pertinenti. Inoltre, il relatore illustra come analizzare i componenti di un SDE per tornare indietro e trovare la funzione corrispondente. Introducono il processo di Ornstein-Uhlenbeck come un esempio di un processo stocastico che ritorna alla media, facendo luce sui suoi termini di deriva e rumore.

Passando a metodi risolutivi specifici, il professore spiega come il metodo delle differenze finite, comunemente usato per le equazioni alle derivate ordinarie e alle derivate parziali, possa essere adattato per affrontare le SDE. Descrivono il processo di scomposizione dell'SDE in piccoli intervalli e l'approssimazione della soluzione utilizzando la formula di Taylor. Il docente discute anche le sfide poste dall'incertezza intrinseca del moto browniano nel metodo delle differenze finite e presenta una soluzione che coinvolge un percorso di moto browniano campione fisso.

Successivamente, il docente esplora il metodo di simulazione Monte Carlo per la risoluzione di SDE. Sottolineano la necessità di estrarre numerosi campioni da una distribuzione di probabilità, consentendo il calcolo di X(0) per ciascun campione e ottenendo una distribuzione di probabilità per X(1). Il relatore osserva che, a differenza del metodo delle differenze finite, la simulazione Monte Carlo può essere impiegata una volta fissato il moto browniano.

Il metodo dell'albero viene introdotto come un altro approccio di soluzione numerica per SDE, che prevede l'uso di semplici passeggiate aleatorie come approssimazioni per estrarre campioni dai moti browniani. Calcolando i valori delle funzioni su una distribuzione di probabilità, è possibile realizzare una distribuzione approssimativa del moto browniano. Il docente sottolinea l'importanza di scegliere una dimensione del passo appropriata (h) per bilanciare accuratezza e tempo di calcolo, poiché la qualità dell'approssimazione si deteriora con dimensioni del passo più piccole.

Durante la lezione, il docente e gli studenti si impegnano in discussioni sui metodi numerici per la risoluzione di SDE, con particolare attenzione ai metodi ad albero per le derivate dipendenti dal percorso. Viene citata anche l'equazione del calore, che modella la distribuzione del calore nel tempo in una barra infinita isolata. L'equazione del calore ha una soluzione in forma chiusa ed è ben compresa, fornendo preziose informazioni sulla risoluzione di SDE. Viene esplorata la sua relazione con la distribuzione normale, evidenziando come la distribuzione del calore corrisponda a una moltitudine di moti browniani simultanei.

Il video si conclude con il professore che riassume gli argomenti trattati e menziona che il progetto finale prevede lo svolgimento dei dettagli della risoluzione degli SDE. Il relatore indica inoltre che le prossime conferenze si concentreranno sulle applicazioni pratiche del materiale presentato finora, arricchendo ulteriormente la comprensione delle SDE negli scenari del mondo reale.

  • 00:00:00 In questa sezione, il professore discute il concetto di trovare un processo stocastico che soddisfi una data equazione e osserva che questi tipi di equazioni possono essere difficili da risolvere. Tuttavia, fintanto che le funzioni coinvolte sono ragionevoli, esiste una soluzione unica con date condizioni iniziali. Il professore menziona anche le condizioni tecniche che devono essere soddisfatte affinché le funzioni siano considerate ragionevoli.

  • 00:05:00 In questa sezione vengono spiegate le condizioni tecniche per le equazioni differenziali stocastiche. Sebbene le condizioni possano sembrare scoraggianti, di solito reggono, rendendo più facile trovare una soluzione per l'equazione differenziale. Il professor Li fornisce anche un esempio di come risolvere una semplice equazione differenziale stocastica in forma esponenziale utilizzando un approccio indovinato e varie formule. Il passaggio finale nella risoluzione delle equazioni differenziali stocastiche consiste nel verificare che tutte le variabili corrispondano, come mostrato nell'espressione data dal membro del pubblico.

  • 00:10:00 In questa sezione, il relatore mostra un esempio di risoluzione di un'equazione differenziale stocastica analizzando le sue componenti e utilizzandole per risalire alla funzione. Osserva che questo approccio potrebbe non essere migliore dell'indovinare la risposta, ma può essere utile quando una soluzione esplicita non è nota o quando non c'è un'ipotesi ragionevole. Introduce quindi il processo di Ornstein-Uhlenbeck, che viene utilizzato per modellare i processi stocastici di ritorno alla media, come il comportamento dei gas. Il processo ha un termine di deriva proporzionale al valore corrente e un termine di rumore indipendente dal valore.

  • 00:15:00 In questa sezione, il relatore discute come risolvere un'equazione differenziale stocastica trovando un'ipotesi per una funzione di test e seguendo un'analisi simile a quella utilizzata per le equazioni alle derivate ordinarie o parziali. L'oratore condivide il fatto che per questo processo l'ipotesi iniziale sarà a(0) uguale a 1, sebbene ammettano che non esiste una vera intuizione o linea guida per arrivare a questa ipotesi. Usando la regola della catena per differenziare, derivano un primo di t equazione e lo riscrivono come X(t) diviso per a(t), più a(t) moltiplicato per il differenziale di un'altra equazione. I due termini si annullano e concludono che a(t) deve essere e alla meno alpha t. Inserendo questo nell'equazione si ottiene b(t), quindi X di t è e alla meno alpha*t di x di 0 più 0 a t sigma e alla alpha*s.

  • 00:20:00 In questa sezione, l'attenzione è rivolta ai metodi utilizzati per risolvere equazioni differenziali stocastiche. Il relatore indica che il metodo delle differenze finite, la simulazione Monte Carlo o il metodo dell'albero vengono generalmente utilizzati quando si tenta di risolvere queste equazioni. Sebbene i metodi alle differenze finite siano solitamente utilizzati per risolvere EDE e PDE, possono essere adattati per funzionare con equazioni differenziali stocastiche. Il metodo è illustrato con un esempio in cui una data equazione differenziale stocastica viene suddivisa in minuscoli pezzi e la soluzione viene approssimata utilizzando la formula di Taylor.

  • 00:25:00 In questa sezione, il relatore discute il metodo delle differenze finite per le equazioni differenziali. Spiegano che il metodo prevede l'assunzione di un piccolo valore, h, e la ripetizione dell'equazione 1 oltre 100 volte fino a raggiungere il valore finale. Lo stesso metodo può essere applicato a funzioni a due variabili utilizzando un'espansione di Taylor per riempire la griglia strato per strato. Tuttavia, quando si tratta di equazioni differenziali stocastiche, il metodo delle differenze finite diventa più complicato in quanto ogni valore potrebbe provenire da più possibilità. Questo può essere risolto prendendo un percorso di movimento browniano campione e utilizzando il metodo delle differenze finite con quel percorso fisso.

  • 00:30:00 In questa sezione, il relatore spiega come risolvere numericamente un'equazione differenziale stocastica utilizzando la simulazione Monte Carlo. Per fare ciò, è necessario estrarre molti campioni da una distribuzione di probabilità. Facendo questo e calcolando il valore di X(0) per ciascun campione, è possibile ottenere una distribuzione di probabilità per X di 1. Il relatore osserva che un metodo alle differenze finite non può essere utilizzato per equazioni differenziali stocastiche a causa dell'incertezza sottostante da Moto browniano, ma questo metodo può essere utilizzato una volta fissato il moto browniano.

  • 00:35:00 In questa sezione, il professore spiega il metodo dell'albero per ricavare un campione dai moti browniani usando semplici passeggiate aleatorie come approssimazioni. Calcolando i valori di una funzione su una distribuzione di probabilità, il metodo dell'albero consente di realizzare una distribuzione approssimata del moto browniano. È importante notare che l'approssimazione per i valori intermedi peggiora progressivamente man mano che h diventa più piccola, richiedendo la giusta h per bilanciare accuratezza e tempo di calcolo.

  • 00:40:00 In questa sezione, il professore e gli studenti discutono diversi metodi per risolvere numericamente equazioni differenziali stocastiche, concentrandosi in particolare sui metodi ad albero per le derivate dipendenti dal percorso. Toccano anche l'equazione del calore, che è un'equazione differenziale parziale che modella la distribuzione del calore nel tempo in una barra infinita perfettamente isolata. L'equazione ha una soluzione in forma chiusa ed è ben compresa.

  • 00:45:00 In questa sezione viene introdotto il concetto di linearità, il quale afferma che se una famiglia di funzioni soddisfa tutte una specifica equazione, allora anche l'integrazione di queste soluzioni soddisfa la stessa equazione, purché si utilizzino funzioni ragionevoli. Questo è utile perché consente di risolvere le condizioni iniziali, come una funzione delta di Dirac. Usando questo principio e sovrapponendo molte soluzioni per una condizione iniziale delta di Dirac, si può ottenere una soluzione per condizioni iniziali arbitrarie.

  • 00:50:00 In questa sezione, il video discute l'equazione del calore e la sua relazione con la distribuzione normale. L'equazione del calore modella un sistema perfettamente isolato in cui il calore è inizialmente concentrato in un punto e poi viene distribuito nel tempo secondo la distribuzione normale. Questo può essere pensato come un insieme di moti browniani che accadono simultaneamente. La soluzione dell'equazione del calore è data dall'integrazione, consentendo una soluzione esplicita al tempo t per ogni x. Questa soluzione in forma chiusa può quindi essere utilizzata per risolvere l'equazione di Black-Scholes.

  • 00:55:00 In questa sezione, il relatore conclude la lezione sulle equazioni differenziali stocastiche affermando che il progetto finale è realizzare tutti i dettagli e spiegando come l'equazione di Black-Scholes si trasformerà in un'equazione del calore. Il relatore afferma inoltre che le prossime lezioni si concentreranno sulle applicazioni del materiale trattato finora.
21. Stochastic Differential Equations
21. Stochastic Differential Equations
  • 2015.01.06
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23. Copertura del credito Quanto



23. Copertura del credito Quanto

In questa conferenza completa, il professor Stefan Andreev, un rinomato esperto di Morgan Stanley, si tuffa nell'affascinante mondo del pricing e della copertura di strumenti finanziari complessi nei regni del cambio, dei tassi di interesse e del credito. Il focus principale della discussione è sul concetto di copertura del credito, che comporta la mitigazione dei rischi associati all'esposizione creditizia.

Il professor Andreev inizia spiegando il processo di replica del payoff di un prodotto finanziario complesso utilizzando i prezzi noti di altri strumenti e impiegando sofisticate tecniche matematiche per ricavare il prezzo del prodotto complesso. Sottolinea l'importanza di incorporare processi di salto, che sono fenomeni stocastici che catturano movimenti di prezzo improvvisi e significativi, per descrivere efficacemente il comportamento dei prezzi legati ai default sovrani nei mercati emergenti. Un esempio notevole esplorato è l'impatto della situazione di insolvenza greca sulla valuta Euro.

La conferenza approfondisce vari aspetti del prezzo teorico delle obbligazioni, considerando modelli matematici che facilitano la copertura contro le insolvenze e i contratti a termine in valuta estera (FX). Il modello di credito di base introdotto prevede l'utilizzo di processi di Poisson caratterizzati da un tasso di intensità, indicato come 'h', e un termine compensatore per ottenere una condizione costante di non arbitraggio. Questo modello fornisce un quadro per analizzare e valutare le obbligazioni tenendo conto dei rischi di credito.

Il video approfondisce anche la strategia Quanto Credit Hedging, che prevede l'utilizzo di un portafoglio composto da obbligazioni sia in dollari che in euro per coprire il rischio di credito. La valutazione di queste obbligazioni si basa su fattori quali il tasso di cambio e il payoff atteso. La strategia richiede un ribilanciamento dinamico con il passare del tempo a causa dei cambiamenti nella probabilità di insolvenza e delle dimensioni dei salti. Inoltre, la conferenza esplora l'estensione del modello per incorporare recuperi diversi da zero, che migliora le capacità di determinazione del prezzo e di copertura per contratti contingenti di credito e credit default swap denominati in valute estere.

Il relatore riconosce le complessità che sorgono quando si utilizza il lemma di Ito, uno strumento matematico per gestire equazioni differenziali stocastiche, in particolare in scenari che coinvolgono sia processi diffusivi che salti. Le simulazioni Monte Carlo sono suggerite come mezzo per verificare l'accuratezza dei risultati derivati. I modelli della vita reale sono noti per essere più complessi, spesso incorporando tassi di interesse stocastici e tassi di rischio che possono essere correlati con altri fattori come il FX. La conferenza evidenzia l'esistenza di un'ampia gamma di modelli progettati per vari mercati, con la complessità e la velocità richiesta che ne determinano l'idoneità.

Viene discussa la stima dei tassi di rischio (h) e delle dimensioni dei salti (J), con il relatore che spiega come i prezzi delle obbligazioni possono essere utilizzati per stimare questi parametri. Vengono esplorate le stime di recupero dal default, con convenzioni che in genere fissano tassi fissi al 25% per le nazioni sovrane e al 40% per le società. Tuttavia, i tassi di recupero possono variare in modo significativo a seconda delle circostanze specifiche. Gli investitori di solito formulano ipotesi sui tassi di recupero e la stima può essere influenzata da fattori macroeconomici. La conferenza si conclude affrontando la stima delle curve di rischio utilizzando i prezzi delle obbligazioni di riferimento e replicando i processi per stimare i prezzi in scenari che coinvolgono più valute.

Durante la conferenza, il professor Andreev fornisce numerosi esempi, equazioni e approfondimenti per approfondire la comprensione del pubblico della determinazione del prezzo e della copertura di prodotti finanziari complessi. Gli argomenti trattati spaziano dall'analisi statistica e le previsioni alla complessità di vari modelli matematici, fornendo in definitiva conoscenze preziose per le persone interessate a questo dominio.

Il professor Stefan Andreev introduce il concetto di determinazione del prezzo delle obbligazioni utilizzando modelli matematici e l'importanza della copertura contro le insolvenze e le fluttuazioni dei cambi. Dimostra il processo attraverso esempi e sottolinea la necessità di una stima accurata dei tassi di rischio e dei tassi di recupero.

La conferenza esplora la strategia Quanto Credit Hedging, che prevede la costruzione di un portafoglio di obbligazioni in dollari ed euro per proteggersi dal rischio di credito. Il valore delle obbligazioni è determinato considerando il tasso di cambio e il payoff atteso. Il modello tiene conto della probabilità di insolvenza e della dimensione del salto, richiedendo un ribilanciamento dinamico del portafoglio con il passare del tempo.

Il video approfondisce la derivazione dei prezzi delle obbligazioni in dollari ed euro per la strategia Quanto Credit Hedging. L'oratore spiega i calcoli necessari per determinare la probabilità che tau sia maggiore di T o minore di T e il valore atteso di S_T. Analizzando i rapporti dei nozionali delle due obbligazioni, viene proposta una strategia di portafoglio con copertura.

Il relatore estende ulteriormente il modello di copertura del credito Quanto per incorporare recuperi diversi da zero. Questa estensione consente ai trader di prezzare contratti contingenti di credito e credit default swap denominati in valuta estera, fornendo rapporti di copertura più accurati. Sebbene la calibrazione diventi più impegnativa con il modello esteso, il professor Andreev ne sottolinea l'importanza nella comprensione di modelli matematici complessi.

Il video discute anche delle complicazioni che sorgono quando si utilizza il lemma di Ito per spiegare sia i processi diffusivi che quelli di salto. Il relatore suggerisce di utilizzare simulazioni Monte Carlo per convalidare l'accuratezza dei risultati ottenuti dai calcoli. I modelli della vita reale sono riconosciuti come più complessi, spesso incorporando tassi di interesse stocastici e tassi di rischio correlati ad altri fattori come il cambio estero.

Inoltre, la conferenza sottolinea che le stime di recupero dal default variano e sono tipicamente fissate a convenzioni come il 25% per le nazioni sovrane e il 40% per le imprese. Tuttavia, questi valori non sono fissi e possono variare a seconda della società specifica. La stima dei tassi di recupero comporta la considerazione di fattori macroeconomici, sebbene rimanga un concetto soggettivo in cui gli investitori di solito si basano su ipotesi.

Per stimare i tassi di rischio (h) e J, il professor Andreev spiega l'uso dei prezzi delle obbligazioni. Prendendo obbligazioni di riferimento con prezzi noti, è possibile costruire curve di rischio. La replica di queste obbligazioni di riferimento aiuta a stimare il valore h per ogni prezzo dell'obbligazione. Quando sono coinvolte più valute, il processo diventa più complesso, richiedendo la replica di più processi per stimare i prezzi. Nel caso di obbligazioni paganti cedole, devono essere considerati tutti i pagamenti cedolari e calcolata la loro aspettativa.

Nel complesso, la conferenza del professor Stefan Andreev fornisce preziose informazioni sulla determinazione dei prezzi e la copertura di prodotti complessi in valuta estera, tassi di interesse e credito. Attraverso spiegazioni dettagliate, esempi e modelli matematici, fa luce sulle complessità della copertura del credito, del prezzo delle obbligazioni e della stima dei tassi di rischio e dei recuperi.

  • 00:00:00 In questa sezione della conferenza, il professor Stefan Andreev di Morgan Stanley spiega che ci sono due aree chiave nella finanza per le competenze quantitative: statistiche e previsioni, prezzi e copertura di strumenti complessi. Il professor Andreev si concentra sulla determinazione dei prezzi e sulla copertura di prodotti complessi nelle aree dei cambi, dei tassi di interesse e del credito. Descrive il processo di replica del payoff di un prodotto complesso utilizzando altri prodotti i cui prezzi sono noti e utilizzando tecniche matematiche per ricavare il prezzo del prodotto complesso. Sottolinea inoltre l'importanza di utilizzare processi di salto per descrivere alcuni comportamenti di prezzo relativi alle inadempienze sovrane nei mercati emergenti, inclusa la valuta euro durante la situazione di insolvenza greca.

  • 00:05:00 In questa sezione impariamo a conoscere il cambio estero e come viene descritto matematicamente come il prezzo di un'unità di valuta estera in dollari. Il tasso di cambio spot è indicato con S ed è un tasso di cambio corrente. I contratti a termine FX sono contratti che consentono di bloccare un tasso di interesse effettivo del dollaro. I contratti a termine su valute sono collegati ai tassi di interesse esteri, che possono essere dedotti conoscendo i contratti a termine su valute. Viene discusso anche il concetto di arbitraggio, spiegando come può essere utilizzato per realizzare un profitto quando i tassi di interesse in una valuta sono diversi da quelli in un'altra. Inoltre, viene presentata la definizione di tassi privi di rischio e il loro utilizzo nel processo FX.

  • 00:10:00 In questa sezione, l'oratore discute il processo per la valuta FX e i vincoli sulla sua equazione differenziale stocastica per avere una condizione di non arbitraggio, che è essenzialmente che le derive del processo devono essere la differenza di interesse aliquote. Si applicano le condizioni di arbitraggio di prima, il che significa che il tasso forward deve essere il tasso spot moltiplicato per il differenziale del tasso di interesse. Il relatore introduce anche il modello Black-Scholes FX, che è il modello FX dinamico di base standard utilizzato nell'industria, e discute le proprietà interessanti del FX e il fatto che il suo tasso di cambio non può essere negativo. Tuttavia, può diventare molto grande e non ha limiti superiori, rendendo la distribuzione distorta.

  • 00:15:00 In questa sezione, il relatore introduce un gioco in cui vengono fatte ipotesi per semplificare il sistema e ai partecipanti viene chiesto di scegliere tra due vincite, A e B. Entrambe le vincite sono simmetriche per quanto riguarda gli importi scommessi e i partecipanti guadagnano o perdere lo stesso importo, ma uno è preferito rispetto all'altro. L'oratore scopre che nessuno vuole giocare, ma fornendo scenari in cui i tassi di cambio sono 1,25 o 0,75, illustra che la scommessa A è di $ 25 migliore della scommessa B. L'oratore conclude che la scommessa A è l'affare migliore poiché il valore delle unità della scommessa dipende dalla vincita o dalla perdita.

  • 00:20:00 In questa sezione, il presentatore spiega il concetto di modelli di credito FX quanto, utilizzando come esempio le obbligazioni italiane emesse sia in dollari che in euro. L'Italia emette obbligazioni sia in euro che in dollari perché ha bisogno di raggiungere il maggior numero possibile di investitori. Tuttavia, entrambi i tipi di obbligazioni sono soggetti a default incrociato; nel senso che se l'Italia va in default su un'obbligazione, tutte le sue obbligazioni vanno in default insieme, comprese le obbligazioni in euro e in dollari. Il credit spread, che è la misura di quanto è rischiosa l'Italia, non è lo stesso in entrambe le valute, e determina in quale valuta l'Italia preferisce emettere obbligazioni e in quale valuta gli investitori preferiscono acquistare obbligazioni. Il presentatore chiede al pubblico in quale valuta pensano che abbia uno spread di credito più elevato e spiega che devono elaborare una strategia per replicare un'obbligazione con l'altra per confrontare i due.

  • 00:25:00 In questa sezione, il relatore discute su come analizzare i payoff degli strumenti e scrivere un modello per FX e credito per valutare le obbligazioni. L'esempio fatto è di due obbligazioni zero coupon, una in dollari e una in euro, con la stessa scadenza che pagano 100 alla scadenza. Usano una strategia di arbitraggio per vendere obbligazioni 100 volte Ft dollari e acquistare obbligazioni 100 euro, stipulando un contratto FX forward per 100.000 euro per scadenza T a costo zero. Il FX forward copre i proventi e possono scambiare i proventi delle obbligazioni per ottenere le obbligazioni in euro. Calcolando un modello che spiega la differenza, scoprono che gli spread delle obbligazioni in USD sono effettivamente inferiori sul mercato e che le obbligazioni sono performanti o non performanti e in default.

  • 00:30:00 In questa sezione viene esplorato il concetto di copertura utilizzando contratti a termine su cambi e obbligazioni. Viene discusso lo scenario di due obbligazioni, una emessa in dollari e l'altra emessa in euro con lo stesso valore nominale. Teoricamente, se il tasso di cambio è impostato correttamente, le due obbligazioni dovrebbero avere lo stesso valore alla scadenza e l'investitore non può realizzare profitti o perdite. Tuttavia, quando c'è un default, la situazione cambia e le obbligazioni potrebbero non avere valori uguali, ed è difficile coprirsi usando solo FX forward e obbligazioni. Viene presentato il caso del default dell'Argentina del 2001 per mostrare come appare quando l'attaccante FX viene lasciato nudo. I modelli matematici vengono introdotti come soluzione per aiutare a coprire utilizzando la strategia di replica e vengono fornite ulteriori spiegazioni in merito alla determinazione del prezzo senza copertura e viceversa.

  • 00:35:00 In questa sezione, il relatore spiega il modello di credito di base per modellare il default, che implica la definizione di eventi di default come un processo di Poisson con un tasso di intensità, h. Assumendo un tasso di rischio costante e un ambiente con tasso di interesse pari a zero, il relatore spiega le dinamiche FX nel modello, che include un processo di salto indicato da J*dN, dove J è la percentuale di svalutazione di FX e dN è il processo di Poisson. L'obiettivo è raggiungere una condizione costante di non arbitraggio in cui il valore atteso del tasso FX sia uguale al valore iniziale, il che si ottiene impostando la deriva, mu, uguale a h per e alla potenza di J (il termine compensatore).

  • 00:40:00 In questa sezione, il relatore spiega come derivare la forma del termine compensatore del processo di Poisson e come verificare se questa forma soddisfa la condizione per l'aspettativa. La formula per d del log S_t è data e integrata con l'aiuto di una funzione indicatore e J dN_t. L'oratore poi divide le possibilità per tau maggiore o minore della T maiuscola e mostra come J sia una costante, e quindi l'integrale sia J per N di t. L'oratore afferma che tutte le derivazioni sono pubblicate nelle note a scopo di riferimento.

  • 00:45:00 In questa sezione, il relatore spiega come calcolare l'aspettativa di S_T e integrarla sulla distribuzione di probabilità di tau. Inizia cancellando la riga superiore dell'equazione precedente e mostra che il logaritmo di S_T su S_0 è uguale a h per tau per 1 meno e per J se tau è minore di T e h per T maiuscola per 1 meno e per l'indicatore J per funzione di tau maggiore o uguale a T se tau è maggiore di T. Espone quindi entrambi i lati e scrive l'integrale da 0 a infinito di S di tau moltiplicato per phi(0, tau) d tau per calcolare l'aspettativa di S_T. Divide l'integrale in due parti e spiega il primo termine da 0 a T maiuscola e il secondo termine da T maiuscola a infinito per tau.

  • 00:50:00 In questa sezione, l'oratore spiega il processo di lavoro con i processi di salto e l'assunzione delle aspettative. Dimostra come la sua ipotesi di deriva inizialmente renda zero l'aspettativa. Vengono definite le dinamiche per log di S con jump on default e viene calcolata la densità di probabilità. Il relatore usa il lemma di Ito per derivare la dinamica di S e spiega come il processo per S può essere trovato dal processo per log di S. Il risultato finale per S è mostrato essere h moltiplicato per 1 meno e alla J, tau è minore di T, dT, più e alla J meno 1, J meno 1, dN, dN_t.

  • 00:55:00 In questa sezione, il relatore discute l'esercizio di determinazione del prezzo per due obbligazioni zero coupon con valute diverse utilizzando il modello di tasso FX e il modello di credito. Il prezzo è ottenuto attraverso la teoria dei prezzi standard, dove il prezzo al tempo T è uguale all'aspettativa di un prezzo al tempo t. L'oratore calcola la probabilità di tau maggiore di T e utilizza la funzione di probabilità cumulativa per determinare il prezzo dell'obbligazione in dollari. Confrontando i rapporti dei nozionali di due obbligazioni, il relatore suggerisce un portafoglio di copertura per le due obbligazioni.

  • 01:00:00 In questa sezione, il relatore spiega come coprire un rischio di credito costruendo un portafoglio composto da un'obbligazione in dollari e un'obbligazione in euro con lo stesso payoff, ma dove il payoff per l'obbligazione in euro è in euro anziché in dollari . Il relatore dimostra come calcolare l'aspettativa del payoff dell'obbligazione in euro in dollari utilizzando la funzione indicatore e quindi costruisce un portafoglio al tempo t=0 che costa zero vendendo un'obbligazione in dollari e acquistando una certa quantità di obbligazioni in euro. Il relatore spiega poi come verificare se il portafoglio prevede lo stesso prezzo sia in caso di default che di no default, il che indicherebbe un portafoglio coperto.

  • 01:05:00 In questa sezione, il relatore discute la strategia di copertura del rischio di credito utilizzando l'esempio delle obbligazioni in dollari ed euro. Il valore dell'obbligazione in dollari viene calcolato utilizzando una formula che coinvolge il tasso FX mentre il valore dell'obbligazione in euro viene calcolato utilizzando il numero di obbligazioni e il tasso FX. La strategia di copertura è dinamica e dipende dalla probabilità di default e dalla dimensione del salto. Il ribilanciamento del portafoglio è necessario continuamente, soprattutto con il passare del tempo e con i cambiamenti nella probabilità di insolvenza. L'oratore approfondisce anche la complessità del prezzo delle obbligazioni quando il recupero è maggiore di zero.

  • 01:10:00 In questa sezione, il relatore spiega come ricavare il prezzo dell'obbligazione in dollari e il prezzo dell'obbligazione in euro, tenendo conto del tasso di cambio che salta in caso di default. Il prezzo dell'obbligazione in dollari si ricava calcolando la probabilità che tau sia maggiore di T o minore di T, mentre il prezzo dell'obbligazione in euro si ottiene dividendo il prezzo al tempo 0 dell'obbligazione in euro per S_0 e calcolando il valore atteso di S di T di T. La determinazione di S di T, il prezzo dell'obbligazione zero coupon, è suddivisa in più parti, che vengono accuratamente spiegate dal relatore.

  • 01:15:00 In questa sezione, il video parla di come fare un'aspettativa per il Quanto Credit Hedging. Per fare questa aspettativa, l'oratore spiega che devi fare un integrale nell'intervallo da 0 a infinito della densità di probabilità. Sembra simile al calcolo precedente, e questa volta ci sono due termini poiché tau è minore di T. Il primo termine è e per hT e il secondo termine è R moltiplicato per l'aspettativa di tau, che l'oratore spiega in dettaglio come per calcolare questo termine.

  • 01:20:00 In questa sezione il relatore spiega come estendere il modello di copertura del credito Quanto includendo i recuperi diversi da zero. Suggerisce che si potrebbe portare il modello ancora oltre aggiungendo un altro termine e spiega che il suo team alla Morgan Stanley sta già lavorando a un tale modello. Il modello esteso consentirà ai trader di prezzare contratti contingenti di credito e credit default swap denominati in valuta estera e fornirà migliori rapporti di copertura. Osserva che il modello esteso rende la calibrazione più difficile, ma ritiene che il progetto sia un esercizio utile per gli studenti che cercano di comprendere modelli matematici complessi.

  • 01:25:00 In questa sezione, il relatore discute le complicazioni che sorgono quando si utilizza il lemma di Ito per spiegare sia i processi diffusivi che quelli di salto. Suggeriscono di utilizzare una simulazione Monte Carlo per verificare l'accuratezza dei risultati ottenuti dai calcoli. Il relatore spiega anche che i modelli della vita reale sono più complessi e spesso incorporano tassi di interesse stocastici e tassi di rischio, che possono essere correlati con altri fattori come FX. Notano che esiste una gamma di modelli implementati per vari mercati, a seconda della complessità e della velocità richiesta. Infine, il relatore risponde a una domanda su quale delle prime scommesse italiane fosse migliore e spiega che possono rispondere alla domanda solo all'interno del loro modello, tenendo conto di fattori come la domanda e l'offerta e la liquidità in euro e dollari.

  • 01:30:00 In questa sezione, il relatore discute la copertura del credito in caso di investimento in euro rispetto a dollari e gli effetti del default sui valori delle valute. Il valore atteso della valuta è determinato dai differenziali dei tassi di interesse e gli investitori preferirebbero acquistare obbligazioni nella valuta che si apprezzerebbe se non si verifica il default poiché vengono pagati solo se il default non si verifica. Le stime di recupero dal default variano e sono generalmente fissate al 25% per le nazioni sovrane e al 40% per le società, ma questi numeri sono solo convenzioni e il recupero varia a seconda della società. La ripresa può essere stimata utilizzando fattori macroeconomici, ma è un concetto confuso e gli investitori di solito fanno ipotesi al riguardo.

  • 01:35:00 In questa sezione, Stefan Andreev spiega come stimare il tasso di rischio (h) e J utilizzando i prezzi delle obbligazioni. Se il tasso di recupero è fisso, il prezzo dell'obbligazione può essere convertito nei tassi di rischio. Stefan suggerisce che prendendo alcune obbligazioni di riferimento con prezzi noti, è possibile creare le curve di rischio. Per valutare i derivati, queste obbligazioni di riferimento possono essere utilizzate replicandole e stimando il valore h per ogni prezzo dell'obbligazione. Se sono coinvolte più valute, diventa complicato dove dobbiamo replicare più processi per stimare i prezzi. Per includere le obbligazioni che pagano cedole, dobbiamo annotare tutti i pagamenti delle cedole e poi prendere la loro aspettativa.
23. Quanto Credit Hedging
23. Quanto Credit Hedging
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24. Modello HJM per i tassi di interesse e il credito



24. Modello HJM per i tassi di interesse e il credito

In questa sezione, Denis Gorokhov, un esperto finanziario di Morgan Stanley, discute il modello HJM (Heath-Jarrow-Morton) e la sua applicazione nella determinazione del prezzo e nella copertura di prodotti finanziari esotici, inclusi derivati di credito e ratei a doppia gamma. Il modello HJM è un potente framework utilizzato dalle principali banche come Morgan Stanley e Goldman Sachs per scambiare vari tipi di derivati esotici in modo efficiente e soddisfare le richieste dei clienti.

Gorokhov confronta il modello HJM con la fisica teorica, sottolineando che offre sia modelli risolvibili che problemi complessi. Consente alle banche di prezzare numericamente con precisione un'ampia gamma di derivati esotici. Sottolinea la volatilità e la casualità dei mercati e il modo in cui possono avere un impatto sui trader di derivati che richiedono strategie di copertura efficaci.

La conferenza introduce il concetto di avviare un modello di prezzo derivato da un processo stocastico e utilizza la dinamica log-normale come modello fondamentale per i movimenti dei prezzi delle azioni. Il modello incorpora una componente deterministica chiamata deriva e una componente casuale chiamata diffusione, che cattura l'impatto della casualità sui prezzi delle azioni. Utilizzando questo modello, è possibile derivare la formula di Black-Scholes, che consente il calcolo della distribuzione di probabilità per il titolo in un dato momento e consente il prezzo dei derivati con un payoff dipendente dal prezzo del titolo.

Il modello HJM viene quindi discusso specificamente nel contesto dei tassi di interesse e del credito. Il docente spiega la dinamica dei tassi di interesse come un processo log-normale, assicurando che i prezzi delle azioni non possano essere negativi. Viene introdotto il lemma di Ito, una pietra miliare della teoria del prezzo dei derivati nel modello HJM, e viene spiegata la sua derivazione. Il lemma di Ito aiuta a differenziare la funzione di una variabile stocastica, facilitando la modellazione e il prezzo dei derivati.

La funzione di Green dell'equazione utilizzata nel modello HJM è evidenziata come simile alla funzione di distribuzione di probabilità per i prezzi delle azioni. Nello spazio neutrale al rischio, dove la deriva di tutte le attività è il tasso di interesse, la copertura dinamica diventa cruciale, con solo il parametro della volatilità che influenza il prezzo delle opzioni. Le simulazioni Monte Carlo vengono impiegate per simulare i prezzi delle azioni e altre variabili finanziarie, consentendo il calcolo dei prezzi dei derivati. Questo metodo di simulazione è un potente strumento che si applica a vari campi della finanza.

La conferenza approfondisce anche il concetto di fattori di sconto e il loro significato in finanza. Vengono spiegati i tassi a termine, che servono come comoda parametrizzazione per i fattori di sconto non crescenti. Viene discussa la curva dei rendimenti, che rappresenta la relazione tra le diverse scadenze ei relativi tassi di interesse. In genere, la curva dei rendimenti è inclinata verso l'alto, indicando tassi di interesse più elevati per prestiti a lungo termine.

Il mercato degli swap viene introdotto come fornitore di valori di pagamento fissi per diverse scadenze. Sommando questi pagamenti, è possibile determinare il tasso swap. Questo tasso aiuta a comprendere il valore attuale dei pagamenti futuri o il valore dell'investimento oggi per coprire i futuri pagamenti a tasso fisso.

In conclusione, la conferenza sottolinea l'importanza di un prezzo neutrale al rischio nella valutazione del valore di derivati e titoli esotici emessi da grandi banche. Sottolinea il ruolo del modello HJM, le simulazioni Monte Carlo e la comprensione dei tassi di interesse, del credito e dei fattori di sconto nella determinazione del prezzo e nella copertura di questi complessi strumenti finanziari.

  • 00:00:00 In questa sezione, Denis Gorokhov, che lavora presso Morgan Stanley, discute il modello HJM scoperto da tre persone all'inizio degli anni '90. Il modello HJM è un quadro generale per la determinazione del prezzo dei derivati che possono essere utilizzati per i tassi di interesse e il credito. Questo modello consente alle grandi banche come Morgan Stanley e Goldman di scambiare rapidamente migliaia di diversi tipi di derivati esotici e rispondere alla domanda dei clienti. Gorokhov paragona il modello HJM alla fisica teorica, dove ci sono modelli bellissimi, come un modello risolvibile ma ci sono anche problemi complessi. È un quadro simile e consente alle banche di prezzare accuratamente numericamente tutti i tipi di derivati esotici.

  • 00:05:00 In questa sezione, il professore e Denis Gorokhov discutono della volatilità e della casualità dei mercati e di come possono influenzare i trader di derivati che devono essere protetti. Introducono il concetto di avviare un modello di prezzo derivato da un processo stocastico e utilizzano le dinamiche log-normali come modello di base per i movimenti dei prezzi delle azioni. Il modello include una deriva, che è una parte deterministica della dinamica del prezzo delle azioni, e la diffusione, che è l'impatto della casualità sul prezzo delle azioni. Usando questo modello, si può derivare la formula di Black-Scholes, che calcola la distribuzione di probabilità per il titolo in un dato momento e consente il prezzo dei derivati con un payoff dipendente dal prezzo del titolo.

  • 00:10:00 In questa sezione del video, il docente discute il modello HJM per i tassi di interesse e il credito. Introducono il concetto di processo stocastico e come segue un termine di deriva e volatilità. Mostrano la soluzione per l'equazione e come è semplice integrando. Il docente spiega come si presume che le dinamiche siano log-normali per evitare prezzi negativi per il titolo e come ciò aiuti ad approssimare la distribuzione di probabilità per la variabile standard. Introducono il lemma di Ito e spiegano come è stato ottenuto, il che aiuta a differenziare la funzione di una variabile stocastica. Infine, mostrano la formula per il modello e come sia molto simile alla formula per l'equazione precedente, con l'unica differenza che è il valore di alfa.

  • 00:15:00 In questa sezione, il relatore spiega l'importanza del modello HJM nella comprensione delle dinamiche azionarie e del formalismo di Black-Scholes. Sottolinea la restrizione finanziaria fondamentale secondo cui le azioni non possono essere una passività e non possono andare in negativo. Attraverso il formalismo di Black-Scholes e il metodo Monte Carlo, il relatore spiega come calcolare la variazione di portafoglio e ottenere il rendimento privo di rischio, che porta all'equazione differenziale di Black-Scholes per il titolo. L'equazione è fondamentale ed elegante, eliminando la deriva mu e dipende dal tasso di interesse. L'oratore attribuisce questo fatto cruciale alla copertura, in cui si ha una posizione in un'opzione e una posizione opposta nelle azioni sottostanti.

  • 00:20:00 In questa sezione, il relatore discute il lemma di Ito, un concetto del calcolo stocastico che svolge un ruolo cruciale nel modello HJM per i tassi di interesse e il credito. Il relatore osserva innanzitutto che il modello HJM elimina la deriva e il rischio dall'equazione, consentendo una facile determinazione del prezzo delle opzioni. Tuttavia, comprendere la derivazione del lemma di Ito è importante per comprendere le ipotesi alla base del modello. L'oratore offre quindi una semplice derivazione del lemma di Ito, che implica la suddivisione degli intervalli di tempo in piccoli intervalli e l'esame delle dinamiche log-normali e della casualità nelle fluttuazioni dei prezzi delle azioni. La pietra angolare del lemma di Ito si trova nel secondo termine derivato dell'equazione del prezzo dell'opzione.

  • 00:25:00 In questa sezione, il relatore discute il modello HJM per i tassi di interesse e il credito e spiega come semplificare le equazioni coinvolte. Trascurando termini casuali che sono molto più piccoli di quelli lineari e sommando tutte le equazioni, il parlante arriva a un termine che appare stocastico ma diventa deterministico nel grande limite N. Ciò è dimostrato dimostrando come una somma di variabili casuali diventi più stretta e si comporti in modo deterministico man mano che N tende all'infinito. Il relatore consiglia questo esercizio per comprendere meglio il concetto.

  • 00:30:00 In questa sezione, il relatore discute il modello HJM per i tassi di interesse e il credito e come dipende dalla distribuzione normale standard. Calcolando il quarto momento di una variabile normale, si può determinare che la funzione di distribuzione di probabilità diventa deterministica nel limite N grande, il che significa che il prezzo dell'opzione è possibile. Ciò è dovuto al lemma di Ito, che viene fornito senza dimostrazione in molti libri derivati, ma è una pietra angolare della teoria dei prezzi dei derivati. L'equazione ottenuta attraverso il lemma di Ito è simile all'equazione del calore, e può essere risolta con metodi standard.

  • 00:35:00 In questa sezione, il professore discute il modello HJM per tassi di interesse e crediti e come viene utilizzato nelle simulazioni Monte Carlo per valutare i derivati. La funzione di Green dell'equazione utilizzata in questo modello è molto simile alla funzione di distribuzione di probabilità per il prezzo dell'azione, con la differenza che la deriva dell'azione nel mondo reale scompare del tutto e il tasso di interesse rimane. Nello spazio neutrale al rischio, in cui la deriva di tutte le attività è il tasso di interesse e non la deriva effettiva, la copertura dinamica gioca un ruolo cruciale e solo il parametro della volatilità conta per il prezzo delle opzioni. Pertanto, le simulazioni Monte Carlo vengono utilizzate per simulare azioni e altre variabili finanziarie e calcolare il prezzo del derivato, rendendolo un potente framework che si applica a diversi campi.

  • 00:40:00 In questa sezione viene spiegato il concetto di simulazione Monte Carlo come metodo fondamentale per la determinazione del prezzo dei derivati e come può essere utilizzato per valutare i derivati esotici che non sono facilmente ottenibili con metodi analitici. Il video prosegue poi spiegando le basi dei derivati sui tassi di interesse e come consentono a privati e istituzioni finanziarie di gestire meglio il rischio di tasso di interesse. Il valore attuale del denaro e il fattore di sconto sono concetti importanti in finanza e i tassi a termine sono utilizzati come comoda parametrizzazione per la funzione non crescente dei fattori di sconto.

  • 00:45:00 In questa sezione viene discusso il concetto di modellizzazione dei tassi forward per i derivati su tassi di interesse e di come le dinamiche della curva dei rendimenti sono diverse da quelle del mercato azionario. La curva dei rendimenti è un oggetto unidimensionale che mostra quanto fanno le diverse scadenze, con una curva tipica inclinata verso l'alto, il che significa pagare tassi di interesse più elevati per prestiti a lungo termine. Un esempio della curva dei rendimenti è giustificato utilizzando il rendimento di una nota del Tesoro statunitense a 10 anni, in cui il governo degli Stati Uniti prende in prestito denaro per finanziare le sue attività e mi paga una cedola per un periodo di tempo, oltre a restituire il capitale alla fine del il periodo. Il progressivo calo dei tassi di interesse negli ultimi anni ha portato a una bassa domanda di indebitamento.

  • 00:50:00 In questa sezione, l'oratore discute il tentativo del governo di rendere i tassi di interesse più bassi possibile al fine di alleviare l'onere per le società ei privati durante una recessione. Tuttavia, investire in beni non produttivi, come gli immobili, non è necessariamente una soluzione garantita. Inoltre, il relatore spiega il ruolo del LIBOR, un tasso a breve termine al quale le istituzioni finanziarie di Londra prendono in prestito denaro l'una dall'altra su base non garantita, nel prezzo dei derivati. Vari derivati, come swaption e swap annullabili, dipendono dai fattori di sconto che sono determinati dai tassi a termine; questi servono come parametri chiave nelle simulazioni Monte Carlo per modellare i derivati dei tassi di interesse.

  • 00:55:00 In questa sezione, il relatore spiega il concetto di mercato degli swap e come può essere utilizzato per ottenere il fattore di sconto, che ci dice quanto vale oggi un dollaro in futuro. Il mercato degli swap fornisce valori di pagamento fissi per diverse scadenze, che sommati danno il tasso swap. Questo tasso può essere utilizzato per capire quanto vale la pena investire oggi per coprire i pagamenti futuri, o il valore attuale del pagamento a tasso fisso. Si precisa che il titolo a tasso variabile consente di eguagliare il valore attuale del pagamento al valore nozionale.

  • 01:00:00 In questa sezione, il relatore spiega il concetto di sconto OIS e la funzione del tasso di sconto, che viene utilizzato per valutare tutti i tipi di swap. I derivati su tassi di interesse si basano sulla dinamica della curva dei rendimenti e sull'evoluzione della funzione di sconto. Il relatore discute anche il framework HJM per la modellazione e la determinazione del prezzo dei derivati, nonché altri modelli come i modelli Ho-Lee, Hull-White e CIR. Il relatore dimostra l'implementazione del Lemma di Ito per derivare l'equazione per la deriva e la volatilità dei tassi forward nella simulazione Monte Carlo.

  • 01:05:00 In questa sezione viene discusso il modello HJM per i tassi di interesse e il credito. Il mondo neutrale al rischio ha qualche complicazione per il tasso di interesse, che può essere realizzato da qualche equazione dipendente da sigma. Una volta ottenuto questo modello, il modello per i derivati sui tassi di interesse è semplice, simile al mondo azionario. I derivati di credito sono discussi come un esempio di questo modello HJM, dove c'è una probabilità che si possa non ricevere indietro il denaro nel caso di obbligazioni societarie. Questo rischio, riflesso nelle cedole che pagano, compensa il possibile default, e il credit default swap è lo strumento fondamentale nei derivati di credito.

  • 01:10:00 In questa sezione, il relatore spiega il concetto di credit default swap, che vengono utilizzati per proteggersi dall'insolvenza. Spiega che se un obbligazionista subisce un default, il venditore della protezione lo compenserà per la perdita. Il relatore discute anche di come la probabilità di sopravvivenza implicita nel mercato sia un concetto fondamentale nel mondo dei derivati di credito. Inoltre, spiega che il modello HJM per i derivati di credito descrive le dinamiche dei tassi di rischio, che parametrizzano le probabilità di sopravvivenza. Infine, il relatore spiega un tipo molto importante di derivati chiamati corporate callable bonds che consentono alle società di prendere in prestito $ 100 da qualcuno e pagargli il 5% ogni anno, ma hanno anche la possibilità di restituire i $ 100 e chiudere l'affare.

  • 01:15:00 In questa sezione, il relatore discute il concetto di debito richiamabile ei suoi vantaggi per le società nella gestione del proprio debito. Spiega che il debito richiamabile consente all'emittente di esercitare un'opzione di rifinanziamento a un tasso inferiore nel caso in cui i tassi di interesse diminuiscano nel tempo. Ciò offre un notevole risparmio sui costi per l'emittente ed è simile alla recente tendenza al rifinanziamento dei mutui per i privati. Il relatore spiega inoltre che la determinazione del prezzo del debito richiamabile richiede la considerazione del rischio di tasso di interesse e della qualità dell'emittente, nonché una comprensione dei tassi di rischio, che indicano la natura rischiosa dell'emittente. Nel complesso, il relatore sottolinea l'utilità del prezzo neutrale al rischio nella valutazione del valore di derivati esotici e titoli emessi da grandi banche.

  • 01:20:00 In questa sezione, il relatore spiega l'uso del modello HJM e della simulazione Monte Carlo per pagamenti complicati come note strutturate. Le aziende hanno bisogno di raccogliere denaro e pagare gli interessi, e gli investitori sono alla ricerca di rendimenti superiori a quelli offerti da un'opzione non rischiosa come il tesoro statunitense. Le obbligazioni societarie offrono cedole più elevate ma hanno comunque rendimenti bassi al netto delle tasse e dell'inflazione. In questo contesto, le banche emettono note strutturate, che pagano cedole più elevate se sono soddisfatte determinate condizioni di mercato. Gli investitori che credono nella loro visione del mercato sono attratti da questo tipo di rischio, dove possono ottenere un rendimento elevato sul loro investimento ma possono perdere tutto se sopportano un rischio di credito molto elevato.

  • 01:25:00 In questa sezione, il relatore spiega il concetto di note strutturate, in cui invece di impostare una semplice cedola, viene venduto un derivato per migliorare la cedola, ottenendo un rendimento elevato. Gli investitori sono alla ricerca di un miglioramento del rendimento e sono disposti ad assumersi rischi istruiti se comprendono il significato economico di ciascuna condizione. Il relatore afferma che la simulazione di un prezzo di borsa, come la simulazione del rendimento a 30 anni e del rendimento a 10 anni, è necessaria per modellare tali strumenti finanziari unici. Afferma inoltre che questi prodotti non sono standard, ma le banche sono in grado di guadagnare denaro extra risparmiando denaro poiché sono più economici da emettere rispetto alle obbligazioni semplici.

  • 01:30:00 In questa sezione, Denis Gorokhov discute l'uso delle simulazioni Monte Carlo nella determinazione del prezzo e nella copertura di prodotti finanziari esotici, come i derivati di credito. Spiega che per simulare i tassi di interesse viene spesso utilizzato il modello Heath-Jarrow-Morton (HJM). Gorokhov discute anche del processo di implicazione della volatilità dal mercato o delle stime storiche al fine di valutare questi prodotti complessi, con derivati liquidi utilizzati per implicare sigma e consentire la determinazione del prezzo di derivati esotici non vitali. Tocca anche l'uso della precedenza storica per dedurre frequenze implicite di determinati risultati di mercato, come la probabilità che l'S&P 500 scenda al di sotto di un certo livello.

  • 01:35:00 In questa sezione, Denis Gorokhov discute l'uso della simulazione Monte Carlo per prezzare derivati esotici, come gli accruals double range. Spiega che mentre alcuni derivati possono essere valutati utilizzando approssimazioni analitiche, spesso i trader utilizzano ancora la simulazione Monte Carlo per valutare accuratamente il rischio e valutare prodotti complessi. Gorokhov fornisce un esempio di come utilizzare MATLAB per scrivere un semplice programma per verificare la formula di Black-Scholes, ma osserva che per modelli più complicati, come HJM per la struttura a termine, la calibrazione è necessaria e derivata dalle volatilità implicite delle opzioni liquide.

  • 01:40:00 In questa sezione, Denis Gorokhov spiega che l'analisi Monte Carlo può essere difficile per modelli complicati, ma è necessaria per derivati più esotici che richiedono prezzi neutrali al rischio. Sebbene l'analisi storica possa essere utilizzata per testare l'andamento storico delle greche o della sensibilità di un modello rispetto alle azioni sottostanti, non ha nulla a che fare con la previsione, poiché il prezzo neutrale al rischio non implica l'esecuzione di previsioni. L'idea della copertura dinamica è quella di gestire grandi portafogli di derivati senza correre alcun rischio, addebitando un piccolo extra per guadagnarsi da vivere. Le banche possono sopportare un rischio residuo a causa della complessità dei derivati, ma si possono fare ipotesi per riequilibrare le posizioni in modo dinamico e andare avanti senza perdere denaro. Monte Carlo può essere impostato utilizzando parametri impliciti dai prezzi correnti di vari derivati sul mercato, il che fornisce un buon prezzo di base. È possibile eseguire altri Monte Carlo per fornire una stima affidabile dei costi di determinazione dei prezzi e di copertura, inclusi gli scenari di stress.

  • 01:45:00 In questa sezione, Denis Gorokhov spiega l'importanza degli stress test per le banche. Sottolinea che la copertura dinamica e i derivati non riguardano solo la conoscenza del prezzo corrente, ma anche la capacità di prevedere il comportamento del mercato in diversi scenari come variazioni dei tassi di interesse o picchi di volatilità. Gli stress test sono condotti da grandi dipartimenti delle banche per esaminare tutti i tipi di rischi e flussi di cassa per l'intera banca e non solo per un particolare desk. Questi test sono stati pesantemente regolamentati dal governo, rendendolo un problema non banale da gestire per le grandi banche.
24. HJM Model for Interest Rates and Credit
24. HJM Model for Interest Rates and Credit
  • 2015.01.06
  • www.youtube.com
MIT 18.S096 Topics in Mathematics with Applications in Finance, Fall 2013View the complete course: http://ocw.mit.edu/18-S096F13Instructor: Denis GorokhovTh...
 

25. Teorema del recupero di Ross



25. Teorema del recupero di Ross

In questo video, Peter Carr approfondisce il teorema del recupero di Ross e la sua applicazione per estrarre le credenze di mercato dai prezzi di mercato. Il teorema introduce tre misure di probabilità: fisica, neutrale al rischio e la nuova misura di probabilità recuperata. Tali misure consentono di identificare le probabilità naturali associate ad eventi futuri sulla base dei prezzi di mercato dei derivati.

Carr inizia spiegando il concetto di titoli Arrow-Debreu, che sono opzioni digitali che pagano in base a un livello di prezzo predeterminato di un'attività sottostante. Approfondisce la stima dei prezzi di questi titoli e opzioni binarie. L'attenzione si sposta quindi sul cambio della tecnica del numerario in un ambiente di diffusione univariata, che viene utilizzato per derivare risultati basati sul teorema di recupero di Ross.

Il relatore sottolinea le ipotesi che facilitano l'estrazione delle credenze di mercato dai prezzi di mercato. Sottolinea il successo di Ross nell'identificare queste convinzioni senza fare affidamento su ulteriori ipotesi, mettendo in mostra il potere del teorema del recupero. Esplorando il concetto di portafogli numerici, Carr spiega la relazione tra il portafoglio ottimale di crescita e il tasso di crescita del mondo reale.

Il video discute ulteriormente il criterio di Kelly, le opzioni esotiche e vanigliate e la connessione tra le opzioni digitali e le convinzioni del mercato. Tocca le sfide affrontate nell'estendere la teoria a spazi statali illimitati e le varie ipotesi fatte durante la discussione.

Carr conclude esaminando in dettaglio il teorema del recupero di Ross, sottolineando il suo approccio non parametrico per determinare le convinzioni del mercato senza richiedere parametri specifici per l'avversione al rischio di mercato. Sottolinea la capacità di Ross di estrarre le convinzioni del mercato dai prezzi di mercato senza invocare ipotesi sugli investitori rappresentativi o sulle loro funzioni di utilità.

Nel complesso, questo video fornisce un'esplorazione completa del teorema del recupero di Ross, delle sue applicazioni e dei presupposti alla base della sua metodologia. Le spiegazioni di Carr offrono preziose informazioni sulla teoria e sulle sue implicazioni pratiche nell'estrarre le convinzioni del mercato dai prezzi di mercato.

  • 00:00:00 In questa sezione, Peter Carr, Head of Global Market Modeling presso Morgan Stanley, discute un documento del professor Stephen Ross della Sloan School intitolato The Recovery Theorem. Il teorema fornisce un insieme sufficiente di condizioni che determinano ciò che Ross chiama probabilità naturali che sono le probabilità riguardanti eventi futuri che possono essere determinate dai prezzi di mercato dei derivati, che sono opzioni negoziate su titoli sottostanti come azioni, indici e valute. Bloomberg pubblica queste informazioni, che possono essere utilizzate con alcune ipotesi per estrarre le probabilità di mercato implicite e produrre una matrice di transizione di probabilità o una funzione di densità.

  • 00:05:00 In questa sezione vengono introdotte le tre misure di probabilità utilizzate nei derivati, tra cui P, che sta per fisico, e rappresenta la probabilità effettiva di stati futuri per, diciamo, S&P 500. La misura di probabilità neutrale al rischio, spesso rappresentato da Q, si riferisce a un dispositivo fittizio che è coerente con gli investitori neutrali al rischio, nel senso che non richiedono alcun premio per assumersi il rischio. Infine, c'è una terza misura di probabilità che non si trova in nessuna letteratura che sta per essere discussa.

  • 00:10:00 In questa sezione, il relatore introduce il concetto di misura di probabilità recuperata, che sarà indicata come R. Questa misura è derivata dai prezzi di mercato e cattura le convinzioni del mercato riguardo a eventi futuri. L'oratore differenzia R dalla realtà fisica catturata dalla misura di probabilità P, ammettendo la possibilità che il mercato possa sbagliarsi. Tuttavia, alcuni professionisti della finanza che credono nell'efficienza del mercato possono impostare R uguale a P ogni volta. L'oratore sottolinea che R prende il nome da Ross, che chiama la misura di probabilità recuperata la misura di probabilità naturale, mentre descrive la misura di probabilità neutrale al rischio come innaturale. Queste ultime misure offrono i prezzi dei titoli Arrow-Debreu, che pagherebbero a seconda della probabilità che si verifichino determinati eventi. L'oratore conclude che ci sono due titoli, uno per quando l'S&P 500 sale e uno per quando scende, e solo in un mondo senza arbitraggio i prezzi di questi titoli saranno uguali alle probabilità che gli eventi si verifichino.

  • 00:15:00 In questa sezione, Peter Carr spiega ciò che gli economisti chiamano titoli Arrow-Debreu, che in realtà sono opzioni digitali. Le opzioni digitali sono titoli che forniscono un pagamento in base al fatto che un'attività sottostante abbia superato un livello di prezzo predeterminato. La discussione sui titoli Arrow-Debreu porta al concetto di agente rappresentativo, che è un investitore che possiede tutte le proprietà matematiche di un investitore, come una funzione di utilità e una dotazione, e detiene esattamente la giusta quantità di un portafoglio per renderlo ottimale per lui/lei. Invece di usare questo concetto, Peter preferisce parlare di qualcosa chiamato numerario, che si riferisce al valore di un portafoglio che ha buone proprietà, come un portafoglio a crescita ottimale con un tasso di crescita casuale nel lungo periodo.

  • 00:20:00 In questa sezione del video, Peter Carr discute il criterio di Kelly, un portafoglio con il più alto tasso di crescita medio, molto popolare tra gli economisti finanziari. Tuttavia, c'è stata resistenza da parte di alcuni economisti finanziari, come Paul Samuelson, che ha sostenuto l'opposizione al criterio di Kelly. Samuelson arrivò persino al punto di pubblicare un articolo in cui ogni parola aveva una sillaba, ad eccezione dell'ultima parola "sillaba" stessa. Successivamente, Peter Carr introduce brevemente i prezzi dei titoli Arrow-Debreu, che sono i prezzi delle opzioni digitali, e la loro connessione con le convinzioni del mercato, seguiti da una discussione sul teorema del recupero di Ross.

  • 00:25:00 In questa sezione, Peter Carr spiega come applicare la tecnica del cambio di numerario a un'impostazione di diffusione univariata per ottenere risultati basati sul teorema di recupero di Ross. Definisce il numerario e chiarisce che il valore del titolo deve essere sempre positivo e spiega come cambiare il numerario per utilizzare un bene il cui valore è sempre positivo. Discute anche delle sfide affrontate nell'estendere il lavoro a uno spazio statale illimitato e di come vengono fatte ipotesi diverse nelle diverse parti del discorso. Infine, un membro del pubblico esprime i propri commenti sulla questione del numerario, che porta a un'ulteriore discussione.

  • 00:30:00 In questa sezione, Peter Carr spiega il concetto di portafoglio numerario e come funziona negli investimenti. Usa l'esempio di un portafoglio con due titoli, uno rischioso e uno privo di rischio, in cui l'investitore mette una frazione costante della propria ricchezza in ciascun titolo. Ogni volta che il prezzo cambia, l'investitore deve negoziare per mantenere una frazione costante della propria ricchezza investita nell'attività rischiosa. Carr introduce anche l'idea delle opzioni digitali o delle opzioni binarie che pagano un'unità di valuta se un evento si avvera. Spiega come valutare queste opzioni e come funzionano in un ambiente a stati finiti con vari livelli discreti.

  • 00:35:00 In questa sezione, l'oratore spiega la differenza tra le opzioni esotiche e vanigliate e introduce il concetto di payoff a farfalla. Spiega anche come le opzioni possono essere combinate per formare un portafoglio che replichi perfettamente il payoff di un titolo Arrow-Debreu. Il relatore osserva che anche se il mercato FX non fornisse direttamente i prezzi per le opzioni digitali, il prezzo implicito di un digitale può essere estratto dalle opzioni vanilla. Inoltre, spiega come si possono fare ipotesi per stimare la probabilità di transizione da un tasso di cambio a un altro.

  • 00:40:00 In questa sezione, l'oratore parla di fare un'ipotesi in cui è possibile prendere informazioni solo al livello odierno, assumendo che la probabilità di una data variazione percentuale sia invariante rispetto al livello iniziale e trasformando un bit vettoriale di informazioni dato da mercato in una matrice chiamata matrice di transizione. L'oratore passa quindi a discutere la frequenza delle transizioni da un punto all'altro e le ragioni per cui i prezzi dei titoli Arrow-Debreu differiscono dalla probabilità reale di tali transizioni, adducendo come ragioni il valore temporale del denaro e l'avversione al rischio.

  • 00:45:00 In questa sezione, l'oratore spiega il teorema di recupero di Ross, che si occupa di estrarre le convinzioni del mercato sugli eventi futuri dai prezzi di mercato. L'oratore fornisce un esempio di titoli Arrow-Debreu, dove è ugualmente probabile che salgano o scendano, e si pensa che costi di più acquistare un titolo che ha un valore assicurativo. L'oratore spiega che l'articolo di Ross formula ipotesi lievi e semplici, che mostrano il potere delle ipotesi, e che il teorema del recupero di Ross consente di estrarre le convinzioni del mercato. Infine, il relatore discute la terminologia utilizzata da Ross, come la matrice dei prezzi, la matrice di transizione della probabilità naturale e il kernel dei prezzi, che viene utilizzato per normalizzare i prezzi influenzati dal valore temporale del denaro e dall'avversione al rischio.

  • 00:50:00 In questa sezione, il video spiega le ipotesi fatte nel teorema di recupero proposto da Ross. La prima ipotesi è che la funzione phi di due variabili x e y abbia una forma specifica, che aiuta a ridurre la dimensionalità della ricerca a una funzione di una variabile e un delta scalare. Il significato economico della funzione di una variabile è l'utilità marginale, che indica quanta felicità si ottiene da ogni unità aggiuntiva di consumo. Si ritiene che la funzione di declino sia positiva per ogni unità di consumo, ma porta sempre meno felicità man mano che vengono consumate più unità. Nel frattempo, delta è uno scalare positivo che cattura il valore temporale del denaro ed è associato al numeratore. Il video aggiunge che i risultati mirano a determinare la composizione di U primo con una funzione c di y piuttosto che trovare U primo come funzione di c.

  • 00:55:00 In questa sezione, Peter Carr discute il Ross Recovery Theorem, che fornisce un approccio non parametrico per identificare le convinzioni del mercato dai prezzi di mercato senza la necessità di parametri che catturino l'avversione al rischio di mercato. Le ipotesi di Ross consentono di determinare le convinzioni del mercato trovando P, che rappresenta le convinzioni del mercato. Utilizzando i prezzi dei titoli Arrow-Debreu, esiste una soluzione positiva e l'utilizzo del kernel phi dei prezzi, il rapporto tra A e P, consente l'identificazione in modo non parametrico. Prima dell'articolo di Ross, i ricercatori assumevano un investitore rappresentativo con una specifica funzione di utilità, ma Ross riesce a identificare le convinzioni del mercato senza invocare tali ipotesi, rendendo più facile dedurre ciò che il mercato crede dai prezzi di mercato.

  • 01:00:00 In questa sezione, Peter Carr spiega il concetto di cambiare numerario per capire cosa ha fatto Ross con il suo teorema di recupero. Un numerario è un portafoglio il cui valore è sempre positivo, e c'è una teoria ben sviluppata nel prezzo dei derivati su come cambiare il numerario. Carr inizia con un'economia con un cosiddetto conto del mercato monetario e spiega come il saldo in questo conto può aumentare ed è casuale. Discute anche di come una banca potrebbe addebitare un tasso negativo e questo potrebbe influire sul saldo del conto. Carr fa riferimento al teorema di Perron-Frobenius nella sua discussione e afferma che in un ambiente continuo, si potrebbe cercare una funzione e uno scalare invece di un vettore e uno scalare.

  • 01:05:00 In questa sezione viene discussa una teoria chiamata Ross Recovery Theorem, che implica l'osservazione di un conto del mercato monetario e di un insieme di asset rischiosi e presupponendo che non ci sia arbitraggio tra di loro. L'incertezza che guida tutto si chiama X e si presume che sia una diffusione, nel senso che ha percorsi campionari continui ma non differenziabili. X potrebbe essere qualsiasi cosa, come il livello dell'S&P 500 o un tasso di interesse. Se non c'è arbitraggio, allora esiste una cosiddetta misura di probabilità neutrale al rischio indicata con Q, che è correlata ma non uguale ai prezzi dei titoli Arrow-Debreu. Sotto questa misura di probabilità Q, il rendimento atteso su tutte le attività è il tasso privo di rischio.

  • 01:10:00 In questa sezione, apprendiamo la variazione di prezzo prevista, ovvero il tasso privo di rischio moltiplicato per il prezzo e come ciò porta al rendimento atteso. Il video illustra come modificare i numeratori e misurare i valori delle risorse in numeratori diversi. Continua spiegando che la covarianza tra il tasso di cambio dollaro/sterlina e IBM influisce sul tasso di crescita dei saldi bancari ed è il punto chiave quando si investe in IBM e si guadagnano in una banca americana o in una banca britannica.

  • 01:15:00 In questa sezione, il relatore discute il processo di ricerca di un numerario che sarà correlato con le azioni per crescere a una deriva del mondo reale del 9%, in contrasto con l'1% inizialmente impostato nel rischio- misura neutra D. Menzionano che il portafoglio numerario di John Long, noto anche come portafoglio ottimale di crescita, è il numerario che convertirebbe il tasso di crescita privo di rischio nel tasso di crescita del mondo reale. Questa sezione presenta più ipotesi, come l'omogeneità temporale e intervalli limitati di percorsi campionari, per identificare il portafoglio numerario di John Long.

  • 01:20:00 In questa sezione, l'oratore spiega come la notazione per il moto browniano standard 'W' sia in conflitto con la notazione per la ricchezza, anch'essa 'W', portando alla scelta della lettera 'Z' per il processo di Wiener. Inoltre, introduce il "portafoglio numerario di Long", che prende il nome dal suo inventore, John Long, sebbene le sue posizioni non siano tutte positive. Mentre conosciamo la deriva neutrale al rischio di X, cioè b^Q(X), e il coefficiente di diffusione è A di X, non conosciamo la volatilità del portafoglio numerico di Long, sigma_L di X, che è essenziale per conoscere il deriva del mondo reale. Questo sigma_L è anche la covarianza tra il portafoglio numerico di Long e IBM, ed è la chiave per conoscere la covarianza, che è ciò che è rilevante.

  • 01:25:00 In questa sezione, Peter Carr spiega come trovare la funzione di volatilità sigma_L e l'ipotesi che il valore del portafoglio di John Long sia una funzione di X e D. Questo porta a una funzione positiva sconosciuta che si divide in una funzione sconosciuta di X e una funzione esponenziale del tempo. La funzione sconosciuta di X risolve un'equazione differenziale del problema di Sturm-Liouville, che mostra che esiste solo un'unica soluzione che fornisce una funzione positiva pi e un lambda scalare in modo da apprendere la volatilità del portafoglio numerario alla fine. Carr parla poi degli sforzi per estendere questa teoria a intervalli illimitati e conclude che questa teoria è aperta agli studenti universitari su cui lavorare e risolverla.
25. Ross Recovery Theorem
25. Ross Recovery Theorem
  • 2015.01.06
  • www.youtube.com
MIT 18.S096 Topics in Mathematics with Applications in Finance, Fall 2013View the complete course: http://ocw.mit.edu/18-S096F13Instructor: Peter CarrThis gu...
 

26. Introduzione al rischio di credito di controparte



26. Introduzione al rischio di credito di controparte

Questo video completo fornisce un'analisi approfondita del rischio di credito di controparte (CCR) e dell'aggiustamento del valore del credito (CVA) e del loro significato nella determinazione del prezzo dei derivati. Il relatore sottolinea l'inclusione del CVA nel prezzo dei derivati, poiché non solo influisce sui valori mark-to-market, ma introduce anche un effetto portafoglio che varia in base al rischio di insolvenza. Viene sottolineata l'accuratezza del prezzo del CVA, con particolare attenzione agli effetti di portafoglio non lineari e alle complessità derivanti dalle asimmetrie nei crediti e nei debiti. Le strategie per la gestione del CCR, come la collateralizzazione e la modellazione dei derivati a livello aziendale, sono discusse come mezzi per affrontare rischi aggiuntivi non rilevati dai modelli a livello commerciale. Il video tocca anche le sfide nella modellizzazione dei portafogli a causa dei diversi requisiti metodologici e dell'impatto del CCR sul mercato cash.

Per approfondire ulteriormente il contenuto, il video presenta una serie di argomenti relativi alla modellazione del rischio di credito di controparte. Questi includono il modello di Schönbucher, il test della martingala, il ricampionamento e l'interpolazione, evidenziando la necessità di modelli a livello aziendale per gestire effetti di portafoglio non lineari e integrare i modelli a livello commerciale. L'oratore approfondisce la ricerca della misura della martingala di un CDS par coupon o forward CDS par rate, nonché l'importanza del test della martingala, del ricampionamento e dell'interpolazione per garantire che le condizioni della martingala siano soddisfatte. Viene esplorato il concetto di cambiare la misura di probabilità o il numerario per modellare in modo coerente l'intera curva dei rendimenti, accompagnato da formule pratiche e la loro implementazione. Il video si conclude riconoscendo la complessità della modellazione di un portafoglio di operazioni e suggerendo potenziali argomenti di ricerca per ulteriori studi.

Inoltre, il video affronta l'importanza del CCR nel trading di derivati over-the-counter, sottolineando che gli eventi di default possono comportare la perdita dei crediti previsti. Il CVA viene introdotto come mezzo per adeguare il prezzo mark-to-market considerando il rischio di credito della controparte, simile al rischio di un'obbligazione societaria. Viene discusso l'impatto del CCR sui requisiti patrimoniali, sulla valutazione e sul rendimento del capitale proprio, insieme a un esempio che mostra come la valutazione di un'operazione può trasformarsi da guadagni apparenti a perdite quando la controparte fallisce. Vengono esaminate varie categorie di rischio, come il rischio di tasso di interesse e il rischio di finanziamento della liquidità, e vengono evidenziate le strategie per la gestione del CCR, come CVA e CV Trading.

Inoltre, il video presenta il concetto di CVA di responsabilità, che si concentra sul lato pagabile e sulla probabilità di inadempienza da parte della banca o dell'esperto. Sottolinea l'importanza di valutare accuratamente il CVA comprendendo tutte le operazioni coinvolte, inclusi i loro guadagni non lineari simili a opzioni. Le sfide poste dal rischio di credito della controparte e dal rischio di finanziamento della liquidità sono esemplificate attraverso lo scenario della vendita di put, con l'operazione di Warren Buffett che funge da caso di studio. Il video discute anche della gestione del CCR, esplorando l'uso di note legate al credito e l'impatto sugli spread di credito e sull'emissione di obbligazioni. Inoltre, approfondisce le difficoltà associate alla modellazione del rischio di credito di controparte e le implicazioni per il mercato a pronti, evidenziando la collateralizzazione come alternativa e suggerendo l'acquisto di protezione del credito garantita dagli intermediari come possibile strategia. La modellizzazione dei derivati a livello aziendale è sottolineata come un aspetto cruciale della comprensione del rischio di credito della controparte.

Inoltre, vengono discussi i limiti dei modelli di derivati a livello commerciale, sottolineando la necessità che i modelli a livello aziendale catturino rischi aggiuntivi, come i rischi di portafoglio non lineari. Vengono spiegate le complessità coinvolte nella modellazione dei portafogli, comprese le variazioni nei requisiti della metodologia per ogni operazione. La simulazione, il test della martingala e il ricampionamento vengono introdotti come tecniche per affrontare le imprecisioni numeriche e garantire che le condizioni della martingala siano soddisfatte. L'oratore esplora anche i tassi di swap a termine, i tassi di cambio a termine e la loro relazione con le martingale sotto misure specifiche e attività di numerario. Viene presentato il modello di Schönbucher, incentrato sulle misure di sopravvivenza, sulle misure della martingala e sulla complessità di trovare la misura della martingala di un CDS par coupon o forward CDS par rate. Il video spiega come viene definita la misura della probabilità di sopravvivenza utilizzando la derivata Radon-Nikodym ed evidenzia la necessità di considerare separatamente l'impatto del default nel modello.

Inoltre, il relatore approfondisce il test della martingala, il ricampionamento e l'interpolazione per la modellazione del rischio di credito della controparte. Il test Martingale comporta la garanzia che le approssimazioni numeriche soddisfino le condizioni della formula del modello. In caso di discrepanze, viene utilizzato il ricampionamento della martingala per correggere questi errori. L'interpolazione della martingala, d'altra parte, viene utilizzata quando il modello richiede una struttura dei termini che non è esplicitamente disponibile, consentendo l'interpolazione mantenendo le relazioni della martingala. Il relatore fornisce approfondimenti sul processo di interpolazione e ricampionamento per soddisfare le condizioni della martingala per ogni punto della struttura dei termini.

Il video sottolinea l'importanza delle variabili indipendenti appropriate per l'interpolazione, in quanto garantisce che la quantità interpolata soddisfi automaticamente tutte le condizioni del bersaglio della martingala. Viene spiegata l'identificazione della misura martingala, con il LIBOR forward che funge da martingala nella sua misura forward. Il relatore sottolinea l'importanza di cambiare la misura di probabilità o il numerario per modellare in modo coerente l'intera curva dei rendimenti, ottenuto attraverso un semplice cambio di numerario.

Inoltre, l'importanza dei modelli a livello aziendale è evidenziata nella gestione degli effetti di portafoglio non lineari e nell'utilizzo di modelli a livello commerciale per il test, il ricampionamento e l'interpolazione della martingala. Questi modelli sono fondamentali per gestire efficacemente il rischio di credito di controparte, nonché i rischi relativi al finanziamento della liquidità e del capitale. L'oratore riconosce i limiti di tempo, ma rimanda gli spettatori interessati a pagina 22 delle diapositive per un ulteriore esempio. I professori concludono la conferenza esprimendo il loro apprezzamento per la dedizione e il duro lavoro degli studenti durante tutto il corso, offrendo se stessi come risorsa per future indagini. Annunciano inoltre che la lezione verrà ripetuta nel prossimo autunno, con potenziali modifiche e miglioramenti, incoraggiando gli studenti a visitare il sito web del corso per ulteriori informazioni.

Nel complesso, questo video completo fornisce un'analisi dettagliata del rischio di credito della controparte e del suo impatto sulla determinazione del prezzo dei derivati. Copre concetti chiave come CCR, CVA, modelli a livello aziendale, test martingala, ricampionamento e interpolazione. Il video offre esempi pratici e approfondimenti sulla gestione del rischio di credito della controparte, sottolineando l'importanza di prezzi accurati e affrontando rischi aggiuntivi oltre ai modelli a livello commerciale.

  • 00:00:00 In questa sezione, impariamo a conoscere il rischio di credito di controparte che esiste principalmente nel trading di derivati over-the-counter, in cui una controparte può essere in debito con l'altra. Un evento di default, incluso il fallimento, comporta la perdita di parte del credito atteso. CVA, aggiustamento della valutazione del credito, è il prezzo di un rischio di credito della controparte, che aggiusta il prezzo del mark-to-market da un modello privo di default della controparte. A volte è paragonato al rischio di un'obbligazione societaria, chiamato rischio di emissione.

  • 00:05:00 In questa sezione, il relatore discute l'importanza del rischio di credito di controparte (CCR) e dell'aggiustamento del valore del credito (CVA) in termini di determinazione del prezzo dei derivati e il suo impatto sui requisiti patrimoniali, sulla valutazione e sul rendimento del capitale proprio. Spiega come un CVA dovrebbe essere incluso nel prezzo dei derivati in quanto non solo influisce sul mark-to-market, ma aggiunge anche un effetto di portafoglio, che può variare a seconda del rischio di default del portafoglio. Il relatore fornisce anche un esempio di come la valutazione di un'operazione possa sembrare utile ma possa rivelarsi una perdita se la controparte fallisce.

  • 00:10:00 In questa sezione, Yi Tang chiede alla classe di indicare se pensano di aver perso o guadagnato $ 50 milioni, con la mancanza di persone che alzino le mani per indicare che hanno guadagnato. Con questo in mente, Tang chiede perché le persone potrebbero aver perso $ 50 milioni, sottolineando che nello scenario di esempio fornito, i clienti avrebbero iniziato a $ 0 quindi avrebbero una posizione netta di +50 milioni, ma molti l'hanno percepita come una perdita. Tang identifica la perdita dell'intermediario come causa, con gli operatori obbligati a coprirsi per impostazione predefinita. CVA e CV Trading sono qui evidenziati come strategie di mitigazione, con CVA definito come il prezzo del rischio di credito di una controparte.

  • 00:15:00 In questa sezione viene spiegato il concetto di rettifica del valore del credito (CVA), comprese le formule e la loro implementazione pratica. Il video sottolinea l'importanza di comprendere le rappresentazioni e i segni nella formula, poiché la mancanza di questi segni potrebbe portare a confusione. Inoltre, vengono discussi anche gli effetti di portafoglio non lineari, come le operazioni di compensazione e l'asimmetria nella gestione dei crediti e delle passività, come un payoff simile a un'opzione, per dimostrare la complessità della determinazione del prezzo del CVA. Sottolinea la necessità di conoscere tutte le operazioni per valutare accuratamente il CVA.

  • 00:20:00 In questa sezione, un esperto di rischio spiega in che modo la modellizzazione delle negoziazioni di derivati cross-asset può essere difficile nel rischio di credito di controparte a causa di payoff non lineari simili a opzioni. L'esperto presenta il concetto di CVA passivo, che è simile al CVA attivo, ma sul lato pagabile, quando la banca o l'esperto ha una probabilità di default. Ritengono inoltre che non sia necessario considerare quale parte è la prima a essere inadempiente quando si valuta il CVA e presenta un esempio in cui il valore attuale della transazione era zero il primo giorno ed è diventato $ 100 milioni in seguito, con il rischio di controparte adeguatamente coperto e se ci sono altri rischi .

  • 00:25:00 In questa sezione, Yi Tang discute le varie categorie di rischio, incluso il rischio di tasso di interesse e il rischio dell'uomo chiave, e sottolinea come i rischi di mercato sono coperti per gestire il rischio di tasso di interesse del commercio. Yi introduce anche il rischio di finanziamento della liquidità del flusso di cassa, spiegando che il commercio ha bisogno di finanziamenti per crediti derivati non garantiti anche se al momento non hanno i soldi. Spiega inoltre che l'utilizzo di vantaggi di finanziamento pagabile non garantito per coprire parzialmente il rischio di finanziamento nei crediti derivati non garantiti può essere utile nella gestione di questo rischio di liquidità. Viene inoltre evidenziato l'esempio dello studio delle opzioni put o degli spread put per mostrare l'applicazione del CVA.

  • 00:30:00 In questa sezione, il video discute la strategia di vendita put, che fa guadagnare entrate ai trader e consente loro di beneficiare potenzialmente degli aumenti del prezzo delle azioni. Warren Buffett ha notoriamente effettuato uno scambio vendendo put a lunga data su quattro principali indici azionari, raccogliendo circa quattro miliardi di premio senza inviare garanzie. Lo scambio ha posto sfide, incluso il rischio di credito della controparte o la probabilità di insolvenza di Warren Buffett. C'era anche un rischio di finanziamento della liquidità, poiché Buffett potrebbe potenzialmente dover più soldi in una svendita del mercato. I trader hanno addebitato a Buffett questi rischi e costi di finanziamento, ma alcuni trader potrebbero non avere un adeguato trading desk di CV per la gestione del rischio.

  • 00:35:00 In questa sezione, il relatore approfondisce il rischio di credito di controparte (CCR) e come gestirlo. Spiega come vengono coperti i rischi di controparte e come, a differenza di un'obbligazione, l'esposizione al CCR può cambiare nel tempo. Fornisce un esempio dettagliato di come è stato strutturato un tipo di negoziazione "credit-linked note" per gestire il CCR, ma avverte che la gestione del CCR potrebbe aumentare ulteriormente gli spread di credito e potenzialmente influire sull'emissione di obbligazioni. La sezione si conclude con una discussione su come Berkshire Hathaway ha gestito il proprio CCR durante la crisi finanziaria del 2008, evitando il drenaggio del flusso di cassa nonostante le perdite mark-to-market non realizzate.

  • 00:40:00 In questa sezione, il relatore approfondisce il concetto di rischio di credito di controparte e il suo impatto sul mercato a pronti. Quando c'è uno spread di credito elevato dal mercato dei CDS, potrebbe portare a una maggiore domanda di obbligazioni, aumentando i costi di finanziamento. La collateralizzazione viene esplorata come alternativa mentre si affronta il problema di chi perde denaro. L'oratore discute quindi i modi per terminare la serie infinita causata dal rischio di credito e suggerisce che la semplice strategia sarebbe quella di acquistare la protezione del credito garantita da un intermediario. Infine, evidenzia la modellazione dei derivati a livello aziendale come un concetto importante da comprendere.

  • 00:45:00 In questa sezione, il relatore spiega i limiti dei modelli di derivati a livello di trade, che implicano la modellazione di ogni trade in modo indipendente, aggregando il loro PV e le greche tramite aggregazione lineare per ottenere il PV del portafoglio. Tuttavia, questo approccio non tiene conto dei rischi aggiuntivi, come i rischi di portafoglio non lineari, che richiedono un'ulteriore modellazione. Il relatore discute uno di questi rischi, il rischio di controparte, e come i modelli a livello aziendale possono aiutare a gestire questi rischi in modo più efficiente modellando il rischio di controparte nelle negoziazioni. Il relatore spiega la complessità dello sviluppo e dell'implementazione di tali modelli, inclusa una quantità significativa di test e interpolazione della martingala.

  • 00:50:00 In questa sezione, l'istruttore spiega le difficoltà nella modellazione di un portafoglio di operazioni a causa delle variazioni dei requisiti metodologici per ciascuna operazione. La simulazione è generalmente utilizzata e può introdurre imprecisioni numeriche, che possono essere corrette attraverso il test e il ricampionamento della martingala, che applica le condizioni della martingala nella procedura numerica. La sezione esamina anche esempi di misure martingala per il prezzo a termine, il LIBOR a termine, il tasso di cambio a termine, la cedola pari a CDS a termine e il tasso di swap a termine. Ognuna di queste misure dipende dal rapporto tra attività negoziate senza flusso di cassa intermedio o obbligazioni zero coupon.

  • 00:55:00 In questa sezione, il relatore discute i tassi di swap a termine e i tassi di cambio a termine e come si relazionano alle martingale sotto misure particolari con attività di numerario specifiche. Spiegano la tecnica per cambiare la misura di probabilità e come il prezzo di un titolo negoziato sia indipendente dalla misura. Tuttavia, i derivati di credito pongono un problema in quanto la misura della rendita rischiosa potrebbe essere zero in alcuni casi in cui l'entità creditizia di riferimento ha un recupero pari a zero in caso di insolvenza e discutono potenziali soluzioni per questo problema matematico.

  • 01:00:00 In questa sezione, il relatore spiega il modello di Schönbucher nel rischio di credito, che si concentra sulle misure di sopravvivenza. Il modello affronta la difficoltà di avere uno 0 nel numerario, la rendita rischiosa quando il recupero è 0. Il relatore discute come trovare la misura martingala di un CDS par coupon o forward CDS par rate, che è il punto di partenza del modello martingala. La misura della probabilità di sopravvivenza viene definita utilizzando la derivata Radon-Nikodym e viene creata una condizione martingala. Sebbene le misure di probabilità non siano equivalenti, è ancora possibile modificare la misura di probabilità, ma il modello deve considerare separatamente cosa accadrà quando si verificherà il default.

  • 01:05:00 In questa sezione, il relatore introduce il test della martingala, il ricampionamento e l'interpolazione per la modellizzazione del rischio di credito della controparte. Il test Martingale implica il test se le condizioni della formula del modello sono soddisfatte numericamente. In caso contrario, il ricampionamento della martingala viene utilizzato per correggere questo errore dovuto ad approssimazioni numeriche. L'interpolazione della martingala viene utilizzata quando un modello richiede una struttura dei termini che non è nel modello e interpola garantendo le relazioni della martingala. L'oratore spiega come interpolano e ricampionano soddisfacendo le condizioni della martingala per ogni punto della struttura dei termini.

  • 01:10:00 In questa sezione del video, il relatore discute la modellazione della martingala, evidenziando la necessità della corretta variabile indipendente per l'interpolazione e come questa tecnica garantisca che la quantità interpolata soddisfi automaticamente tutte le condizioni del bersaglio della martingala. La misura martingala può essere identificata utilizzando il LIBOR forward come martingala nella sua misura forward ed eseguendo la rappresentazione martingala in determinate condizioni tecniche. Il relatore osserva che cambiare la misura di probabilità o cambiare il numerario è necessario per modellare l'intera curva dei rendimenti in modo coerente, e questo si ottiene attraverso un semplice cambio di numerario.

  • 01:15:00 In questa sezione, Yi Tang spiega la necessità di modelli a livello aziendale per gestire gli effetti di portafoglio non lineari e sfruttare i modelli a livello commerciale per il test della martingala, il ricampionamento della martingala e l'interpolazione. Sottolinea che questi modelli sono fondamentali per gestire il rischio di credito della controparte e per finanziare i rischi di capitale di liquidità. Yi Tang afferma anche che, a causa dei limiti di tempo, non sarà in grado di esaminare un altro esempio, ma gli spettatori interessati possono controllare la pagina 22 delle diapositive. I professori concludono la lezione aggiungendo commenti finali e suggerendo argomenti di ricerca per il lavoro finale. Riconoscono la natura stimolante del corso e apprezzano il duro lavoro e gli sforzi degli studenti in classe.

  • 01:20:00 In questa sezione, i professori concludono il corso esprimendo la loro speranza che gli studenti lo abbiano trovato prezioso e che possano essere una buona risorsa per loro in futuro. Incoraggiano gli studenti a contattarli per qualsiasi domanda o argomento suggerito per le lezioni future. Hanno anche annunciato che il prossimo autunno si terrà una ripetizione del corso con potenziali modifiche e miglioramenti. Infine, consigliano agli studenti di visitare il sito Web per ulteriori informazioni.
26. Introduction to Counterparty Credit Risk
26. Introduction to Counterparty Credit Risk
  • 2015.01.06
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